(Jamma) Le slot di nuova generazione potrebbero arrivare sul mercato nel 2014 a patto che produttori, enti di certificazione e concessionarie, attraverso il confronto con il regolatore, riescano a sciogliere a breve una serie di questioni che ancora sembrano destare forte preoccupazione.Nell’attesa che l’Amministrazione emani il decreto attuativo di regole tecniche le parti interessate hanno avuto modo di partecipare ad una serie di incontri che, a dire il vero, ci si attendeva potessero essere più risolutivi.
Dalla riunione con i produttori e gli enti di certificazione prima e da quella con le associazioni poi, sono emerse alcune criticità che si spera possano comunque essere risolte entro i prossimi giorni. Gli enti di certificazione ad esempio hanno presentato la loro proposta definitiva circa la procedura di omologa delle singole schede, proposta che in un primo momento risultava essere condivisa da tutte le società riconosciute dal regolatore ma sulla quale i produttori avanzano qualche perplessità . Fatto sta che almeno uno di questi enti di certificazione potrebbe non condividere più la soluzione proposta. Di questa e altre questioni si tornerà a parlare nella riunione che si prevede verrà fissata nei prossimi giorni. L’obiettivo è quello di definire in modo chiaro le modalità attraverso le quali dovrà essere effettuata la verifica tecnica degli apparecchi di gioco in modo tale da evitare pratiche inizialmente approvate e solo successivamente ‘revocate’. E’ di questi giorni infatti la notizia circa la decisione del regolatore di bloccare il rilascio del nulla osta per apparecchi che utilizzino monitor di dimensioni particolari laddove non è stato preventivamente specificato. Insomma si tratta di questioni che potrebbero sembrare di poco conto ma che, in fase di rilascio delle autorizzazioni, possono rallentare sensibilmente le procedure.
Sul fronte della produzione il confronto con l’amministrazione si conferma fondamentale per permettere agli operatori di pensare a nuovi progetti. Da quanto è emerso nel corso delle prime riunioni le questioni di carattere ‘tecnico’ per essere risolte richiedono con confronto con il regolatore puntuale e continuo.
Non meno cruciale risulta essere il ruolo delle società concessionarie di rete. I tempi previsti per l’adeguamento delle reti ai nuovi apparecchi sono stati inizialmente fissati in circa otto mesi, oggi qualcuno comincia a pensare che ci possa volere anche di più.
Di certo quello che si preannuncia sarà un autunno particolarmente impegnativo per il comparto con il regolatore da una parte messo sotto pressione e gli operatori dall’altra nella condizione di non deludere le aspettative.