(Jamma) Era la notte di Capodanno quando il personale del Casinò di Venezia smise di lavorare e dichiarò lo sciopero. L’amministratore delegato fece in fretta e furia sostituire il personale affinché l’attività potesse continuare senza intoppi.
L’atteggiamento venne definito antisindacale e in questi giorni il magistrato ha dato ragione al sindacato costringendo il Casinò al risarcimento delle spese processuali. Per il Casinò non è la prima volta che si trova ad aver a che fare con una condanna da parte del Tribunale del lavoro: era infatti già accaduto nel 2009.
Lo sciopero della notte di Capodanno non è avvenuto a sorpresa, ma era stato lanciato con un preavviso di 72 ore, con precise indicazioni su come si sarebbe svolto e quando sarebbe iniziato. Ma l’amministratore delegato, come spiegano i lavoratori «non ci ha convocato e ha semplicemente sostituito il personale per lo sciopero». Inoltre sarebbe stato negato ad un rappresentante l’accesso al Casinò, in quanto egli era in sciopero e non poteva permettersi di entrare.
«Nonostante il no del magistrato – spiegano dal sindacato – procederemo con il nostro avvocato per chiedere l’apertura di un procedimento penale».