(Jamma) “Purtroppo sono stata cattiva profeta quando affermavo che uno Stato civile non poteva lucrare sulle disgrazie e le debolezze della gente. Oggi la previsione si conferma realtà: i Comuni e le Regioni che cercano di arginare la piaga del gioco d’azzardo patologico sono diventati ufficialmente nemici della maggioranza che sostiene il Governo del nostro Paese”. Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia e team leader della Legge sulla ludopatia approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, commenta così il via libera da parte del Senato (con i voti di Pd, Scelta Civica, Nuovo Centrodestra e Gruppo Autonomie Locali) dell’emendamento che prevede il taglio di trasferimenti statali per quelle Regioni e quei Comuni che abbiano posto in essere interventi legislativi, che, arginando il gioco d’azzardo, limitano le conseguenti entrate erariali allo Stato.
“Una decisione – ha continuato Viviana Beccalossi – quella presa dal Senato, che non esito a definire sconcertante. Anche la Presidenza della Repubblica, rispondendo alle informazioni che avevo fornito in merito alla legge regionale lombarda, aveva definito il gioco d’azzardo patologico come ‘un tema di particolare rilevanza sociale’. In tal senso mi appello proprio al presidente Napolitano, affinché la scellerata e gravissima posizione assunta dal Senato venga quantomeno ridiscussa”.
“Tutto ciò – ha concluso l’assessore – senza dimenticare l’arroganza e la mancanza di rispetto di quei partiti che a Roma hanno votato questa decisione, dimenticandosi, o più probabilmente facendo finta di dimenticarsi, che in Lombardia i loro colleghi di partito, ben più responsabili e attenti alla realtà quotidiana, si erano espressi a favore della nostra legge contro la ludopatia”.