(Jamma) Comuni o Regioni che emanano norme restrittive contro il gioco d’azzardo in contrasto all’assetto legislativo statale e che causeranno così la riduzione delle entrate erariali subiranno riduzioni degli ordinari trasferimenti statali, che verranno interrotti solo quando le norme e regolamenti verranno ritirati. E’ l’emendamento 1.150 presentato dalla vice presidente del gruppo Federica Chiavaroli (Nuovo Centro Destra) e votato questa notte anche dal Partito Democratico.
L’emendamento prevedeva che ‘qualora interventi legislativi regionali aventi ad oggetto misure in materia di giochi pubblici riservati allo Stato non coerenti con l’assetto regolatorio statale di settore, determinino minori entrate erariali ovvero maggiori spese statali anche a titolo di eventuale risarcimento del danno nei riguardi dei concessionari statali per la gestione della raccolta dei giochi pubblici, a decorrere dall’esercizio finanziario successivo sono attuate riduzioni degli ordinari trasferimenti statali a favore delle regioni ovvero degli enti locali che hanno deliberato tali interventi in misura corrispondente all’entità delle predette minori entrate. Le riduzioni cessano a decorrere dal momento nel quale tali interventi legislativi sono abrogati o revocati in misura da risultare coerenti con l’assetto regolatorio statale in materia di giochi pubblici’.
Lo stesso emendamento prevedeva che i concessionari ai quali venivano ritirate le concessioni per gravi colpe, godevano del diritto di continuare il proprio esercizio per 90 giorni. In seguito il subentro a quelle licenze veniva garantito a chi era già titolare di altre licenze.
Solo pochi minuti fa l’emendamento è stato ritirato da parte del Nuovo Centro Destra.
Vedi l’emendamento 1.150 alla delega fiscale
Solo pochi giorni fa da queste pagine avevamo ipotizzato un intervento di questo tipo per le regioni che approvano leggi che introducono restrizioni all’installazione delle slot e all’apertura di sale da gioco
E se introducessimo il federalismo «al contrario»? Chi non vuole le slot rinunci alle entrate statali