(Jamma) La Guardia di Finanza di Civitanova Marche ha scoperto un circolo ricreativo a Monte San Giusto all’interno del quale vi era un centro di raccolta scommesse illegali su eventi sportivi. Durante l’operazione è stato rinvenuto anche un totem che permetteva il gioco d’azzardo non autorizzato. Il centro si è rivelato un punto per la raccolta ed accettazione di scommesse clandestine su eventi sportivi, anche esteri.
Il gestore del circolo è stato denunciato ed è stata sottoposta a sequestro la postazione di accettazione delle scommesse, risultata composta da un personal computer collegato ad una stampante di piccole dimensioni specificatamente utilizzata per il rilascio dei ticket delle scommesse.
Nel momento in cui i militari delle Fiamme Gialle si sono presentati all’interno del circolo, il gestore ha repentinamente riavviato il personal computer che utilizzava per l’accettazione delle scommesse e la gestione dell’account con il quale contabilizzava i pagamenti, le riscossioni delle giocate e le vincite. Il Pc, analizzato sul posto, si è rivelato artatamente configurato per consentire al gestore di valicare il divieto di navigazione, imposto da parte dell’A.A.M.S., sui siti che consentono le scommesse illegali relative ad eventi sportivi che si svolgono in tutto il mondo.
Sono stati sottoposti a sequestro oltre a diverse bobine di carta chimica utilizzate per la stampa immediata dei biglietti di giocata, numerosi fogli recanti le quotazioni riconducibili agli eventi sportivi in corso nelle varie giornate scaricate dal sito illegale, appunti manoscritti relativi a scommesse e denaro costituente l’incasso delle giocate giornaliere.
Inoltre, nell’ambito dello stesso locale è stato sottoposto a sequestro un apparecchio privo delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente chiamato “totem”. Il “totem”, collegato alla rete internet, consentiva il gioco d’azzardo (poker, roulette, slot-machine ed altri giochi da casinò) senza l’autorizzazione da parte dell’A.A.M.S..
Poiché l’apparecchio non era conforme alle direttive imposte dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza è stata comminata al responsabile, la sanzione amministrativa pecuniaria di 10.000 euro.