(Jamma) Sulla possibilità paventata dal Comune di Genova di valutare una differenziazione nel regolamento solo per gli orari d’apertura delle sale bingo e delle sale scommesse ippiche (e non per le slot machine), il consigliere regionale Armando Ezio Capurro, ha inviato una lettera al Sindaco di Genova Marco Doria e per conoscenza all’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Oddone e a Giorgio Guerello Presidente Consiglio comunale di Genova
Egregio signor sindaco Doria,
essendo stato il promotore e il relatore della Legge Regionale n. 17 del 30 aprile 2012, prima, e per il momento unica, legge regionale in Italia, che regolamenta le sale gioco in Liguria e che ha permesso a molti comuni, tra cui Genova, di porre un freno all’apertura e all’utilizzo delle sale gioco, leggo con sorpresa e rammarico che il Comune di Genova potrebbe fare un passo indietro circa l’orario di chiusura fissato alle 19.30 per rispondere alla richiesta degli esercenti che hanno visto dimezzare gli incassi a seguito di tale limitazione di orario.
Mi domando: lo spirito della legge e del regolamento non era e non è quello di limitare il gioco?
Mi domando: si possono tutelare lavori dannosi per la collettività?
Mi domando ancora: dobbiamo agevolare con orari più permissivi il gioco con la conseguenza di ampliare gli incassi delle sale gioco favorendo la perdita di soldi dei cittadini e ampliando il vizio del gioco?
Le risposte mi paiono tutte negative e la prego, signor Sindaco, di tutelare i cittadini e le attività che portano progresso sociale e economico e non quelle che portano rovina e malattie quali, la dipendenza dal gioco.
La ringrazio anticipatamente per un Suo cortese riscontro e per un Suo deciso intervento a favore della salute dei cittadini.