Ludopatia. Mantovani (assess. Salute Reg. Lomb.) ribadisce l’urgenza d’intervento legislativo nazionale

(Jamma) “Sono anni che non sento parlare dell’apertura di un casinĂ², ma in tutte le strade di Milano, sotto mentite spoglie, ne vedo tanti piccoli.” ha detto il vice Presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani,intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Save the game”, illustrato dai responsabili del casinĂ² di Campione d’Italia e dal sindaco del comune che ospita la casa da gioco, Maria Paola Mangili Piccaluga.

Durante l’incontro con i giornalisti uno dei temi è stato quello di affrontare l’emergente fenomeno della ludopatia. In proposito l’assessore alla Salute ha ribadito l’urgenza di un intervento legislativo nazionale perchĂ© “i costi per la salute che derivano dagli effetti negativi di un gioco malato, sono superiori alle entrate per le casse dello Stato; credo quindi che si debba intervenire al piĂ¹ presto – ha affermato Mario Mantovani – con una legge nazionale, per una questione non solo di ordine economico, ma soprattutto di carattere sociale e culturale”.

Per quel che concerne i due pdl presentati dalla giunta Mantovani ha riferito: “la Regione Lombardia, nei primi 100 giorni di attivitĂ  della propria giunta, ha presentato due progetti di legge: uno di carattere regionale, che ha coinvolto gli assessorati competenti (Salute, Famiglia, Territorio, Sicurezza e Commercio), e uno – ha ricordato Mario Mantovani – di carattere nazionale, che è stato trasmesso a tutti i parlamentari lombardi, affinchĂ© al piĂ¹ presto ne facciano oggetto di una normativa nazionale. “Le linee guida – ha proseguito – contenute riguardano soprattutto il tema della prevenzione. Noi infatti non lavoriamo per il proibizionismo. Siamo una formazione politica che ha a cuore gli ideali di libertĂ , ma pensiamo alla possibilitĂ  di giocare liberamente in modo sano, non alla libertĂ  di rovinare se stessi e spesso la propria famiglia, con conseguenze disastrose sul piano psicologico e sociale. Basti pensare che il 50% dei giocatori abituali risultano essere disoccupati. Credo quindi che ci siano sul tappeto importanti questioni che vanno attentamente monitorate, intervenendo a salvaguardia della persone in difficoltĂ ”