(Jamma) “Si continua a ventilare l’ipotesi di un aumento delle tasse del gioco, un argomento demagogico la cui efficacia è tutta da dimostrare, anzi” dichiara Massimo Passamonti Presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia.
“Voglio ricordare a chi sostiene-anche in questi ultimi giorni- la necessità di un ulteriore intervento fiscalmente aggravante che l’ultimo aumento del Preu dello 0,5% sugli apparecchi da intrattenimento effettuato nel 2012 per garantire una copertura di 150 milioni, ha in realtà causato una perdita di 300 milioni di minor gettito erariale. L’esperienza del passato dovrebbe insegnare che aumentare ancora le tasse del gioco è un grave errore. Siamo arrivati già da tempo a un livello massimo di sostenibilità; non solo perché non si genererebbero gli effetti sperati, ma anche perché si favorirebbe lo sviluppo del gioco illegale.”, continua Passamonti.
“Sull’argomento sono chiarissime le parole del Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino che nell’ultima Relazione non solo evidenziava “l’esaurimento dei margini offerti dalle c.d. “entrate volontarie” ma nello specifico rimarcava come gli andamenti delle entrate fiscali derivanti dai giochi nell’anno 2012 “confermano la relativa saturazione del settore e fanno ritenere che i risultati conseguiti in passato difficilmente potranno essere superati nel prossimo futuro”. A ciò si aggiungano i recentissimi dubbi sollevati dalla Ragioneria Generale dello Stato sugli interventi di copertura finanziaria garantiti da entrate generate dal gioco. E’ quindi abbastanza singolare che proposte di aumento della tassazione sul gioco provengano da esponenti del Governo che dovrebbero avere ben chiaro il quadro che si è determinato negli ultimi tempi. Il gioco legale è un settore in cui operano e investono imprenditori seri e che garantisce allo Stato entrate significative. Negli ultimi due anni gli interventi di inasprimento fiscale nel settore del gioco hanno iniziato a mettere seriamente a rischio i circa 8 miliardi e mezzo di entrate erariali. Continuare a deprimere questo settore e cambiare continuamente le norme che lo regolano non è solo sbagliato ma anche controproducente e dannoso per l’economia del Paese di cui il settore del gioco fa parte a pieno titolo come elemento attivo e certamente non passivo”, conclude Passamonti.
Confindustria Sistema Gioco Italia è la Federazione di filiera dell’Industria del gioco e dell’intrattenimento costituitasi nel 2011 con lo scopo di rafforzare la capacità di rappresentanza di questo importante settore industriale.