Libera plaude l’iniziativa di Montevarchi di incentivare gli esercenti a togliere le slot machine

Montevarchi (AR). Incentivi fiscali agli esercizi no slot

 

(Jamma) L’atto di indirizzo approvato dal Consiglio comunale di Montevarchi, per incentivare bar e locali pubblici a rinunciare alle slot machines, è piaciuto all’associazione Libera Valdarno. L’approvazione all’unanimità dell’atto del consiglio, impegna il comune di Montevarchi a prevedere forme di agevolazione fiscali su Tares e Imu per locali e negozi che rinunciano a slot machines.

“Un primo importante passo, che speriamo possa essere l’inizio di un percorso che le Istituzioni possono tracciare per scrivere nuove regole” ha commentato il Coordinamento del Valdarno Superiore di Libera. Già da qualche anno Libera Valdarno è impegnata a sensibilizzare e promuovere iniziative di denuncia sul fenomeno delle dipendenze da gioco d’azzardo, diventato una vera emergenza sociale oltre che un giro d’affari per le mafie: si stima che siano 49 le cosche mafiose che in Italia guadagnano circa 30 miliardi ogni anno grazie al gioco d’azzardo.
In Valdarno Libera ha promosso quest’anno dei progetti rivolti alle scuole medie superiori per prevenire questo fenomeno. Ne è nato anche un gruppo di lavoro, composto da giovani valdarnesi, che si è dato il nome degli “Azzardati”: ragazzi che portano in giro una versione rivisitata del Monopoli, in modo tale da poter ragionare sulle conseguenze sociali e patologiche del gioco d’azzardo.
Da tempo, inoltre, è in atto una collaborazione con il tavolo contro le dipendenze da gioco d’azzardo promosso dal Sert della Asl8 del Valdarno, per intervenire i modo più sistematico sul fenomeno. “Sarà un percorso lungo – spiegano i responsabili di Libera – e siamo coscienti di essere solo all’inizio, ma questa scelta d’indirizzo politico che tutti i consiglieri comunali di Montevarchi hanno lanciato, è veramente un bel segnale per tutta la politica e la vita amministrativa locale”.

“Per questo facciamo appello a tutti i consigli comunali, sindaci e amministratori degli altri 13 comuni del nostro territorio perché si muovano tutti nella stessa direzione. Siamo coscienti che l’attuale legislazione non consente ai sindaci molti spazi di intervento, ma la scelta di rinunciare ad una parte delle già aride finanze del proprio ente locale è moto significativa. Quindi ci appelliamo anche ai parlamentari eletti in Valdarno, affinché non deludano le aspettative che i cittadini nutrono da tempo per dar vita a una legislazione in materia che permetta di combattere in modo incisivo un fenomeno che causa un forte disagio sociale ed economico. Noi continueremo a fare la nostra parte”.