(Jamma) Approvato all’unanimità un ordine del giorno, nato dalla raccolta firme di alcuni cittadini, che chiede allo Stato provvedimenti più stringenti.
Ci è voluto un lungo e a tratti confuso dibattito prima che il Consiglio provinciale di Lecco trovasse la quadra per approvare all’unanimità un ordine del giorno di iniziativa popolare riguardante il proliferare delle sale gioco nel nostro territorio.
Il deliberato dell’ordine del giorno riconosce «che le competenze e le prerogative della Provincia di Lecco in materia di sale gioco sono praticamente insussistenti, ma che si ritiene doveroso che la Provincia esprima in modo manifesto la richiesta di una modifica della legge dello Stato in senso più restrittivo, con l’apertura di queste sale in zone non frequentate da bambini e da adolescenti oltre all’introduzione per le amministrazioni comunali di negare o condizionare le autorizzazioni alle aperture delle sale scommesse e delle sale con le videolottery». Inoltre si impegna il Presidente e la Giunta a tener conto e ad applicare questi principi nell’espletamento dell’attività istituzionale.
Nel corso della seduta di questa sera del Consiglio provinciale, affinché si riuscisse a trovare una soluzione condivisa su un tema di grande attualità come la lotta al gioco d’azzardo, entrambi gli schieramenti politici provinciali hanno effettuato un passo indietro depurando il testo finale dai riferimenti partitici inseriti.
Lega Nord e Pdl hanno accettato di stralciare i riferimenti ai progetti di legge allo studio della Giunta regionale lombarda, mentre le opposizioni hanno rinunciato a inserire nel dispositivo il riferimento alla delibera del consiglio provinciale del giugno 2011 con cui si avvallava la scelta del Casinò di Campione di Italia (di cui Villa Locatelli è socia) di entrare nel mercato delle Videolottery.