Ispezioni di verifica in merito al rispetto del “decreto Balduzzi”: alcune avvertenze da seguire

(Jamma) – Come noto, la legge Balduzzi prescrive una targhetta da apporre su tutti gli apparecchi awp contenente le formule di avviso all’utenza sui rischi da gioco e l’indicazione della “controversa” probabilità di vincita.

In associazione – scrive ASTRO – sono pervenute segnalazioni attinenti rilevazioni che censurano l’adeguatezza del contenuto riportato sulle targhette qualora queste si limitassero a rinviare al sito di aams per ciò che concerne la probabilità; in particolare ci è stato segnalato che alcuni verificatori S.I.A.E. avrebbero dato per “mancante” la formula di avviso/informativa ritenuta – a loro avviso – inidonea, benché apposta sul congegno.

AS.TRO evidenzia pertanto due fondamentali ordini di avvisi per i gestori:

La prova della presenza della targhetta (eventualmente non irremovibile) va acquisita e possibilmente documentata con la frequenza maggiore possibile (l’esercente può farlo quotidianamente se opportunamente sensibilizzato).
La “contestazione” sul contenuto dell’avviso, invece, è appannaggio del giudizio di merito dell’A.D.M. alla quale – in ogni modo – occorrerà rivolgere scritti difensivi illustranti la effettività del caso concreto opportunamente documentato.
In ogni mod,o tutti gli accessi della S.I.A.E. non debbono essere sottoscritti dagli esercenti se “impossibilitati” a comprenderne il contenuto, ovvero debbono contenere nelle annotazioni riservate alla parte verificata la dicitura “si allega fac simile di targhetta – balduzzi apposta sulle awp installate nel locale”.

In questo modo si potrà almeno domandare all’Amministrazione un riesame dell’eventuale procedura sanzionatoria avviata, sulla base di una fedele rappresentazione della realtà oggettiva.

Al fine di “preservare” l’azienda di gestione, si consiglia infine di affidare agli addetti all’esazione il compito di verificare sempre sia la presenza delle targhette, sia del restante materiale informativo di provenienza ASL, affidando agli stessi un verbale standard di ispezione interno da far sottoscrivere all’esercente contenente la presa d’atto della situazione al momento riscontrata.