Scommesse: Ancora vittorie al riesame per i CED Goldbet. Si riapre a Latina, Frosinone e Forlì

 

(Jamma) – Il nuovo bando non scalfisce la posizione dei CED collegati all’austriaca Goldbet, che anzi stando ai risultati ottenuti sembrano addirittura rafforzati.
A Latina il Tribunale del Riesame accoglie il ricorso presentato dell’indagato, come anche a Frosinone con ordinanza in data 12 luglio 2013 e a Forlì con ordinanza dell’11 luglio 2013.
In particolare, l’ordinanza di Forlì si caratterizza per l’ampia ricostruzione della giurisprudenza Comunitaria e di Cassazione, con ampio commento al peculiare caso Antelli dove la sentenza di primo grado annullata dalla Suprema Corte di Cassazione aveva attuato un distinguo tra le posizioni di Goldbet e Stanley, con cui l’Antelli in contemporanea collaborava, poi disatteso dalla Corte di Cassazione che, accogliendo le tesi difensive e della Procura Generale aveva equiparato le due situazioni.
Di grande interesse la pronuncia di Forlì, laddove si sofferma sul parallelo tra i de operatori e laddove afferma anche l’illegittimità dell’atto amministrativo di diniego a licenza avanzata ai sensi dell’art.88 tulps, a prescindere dalle vicende inerenti il “procedimento di impugnazione amministrativa”.
Analogo tenore l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Frosinone, che già in passato si è occupato delle vicende di altri bookmaker, con epilogo però ben differente.
Soddisfazione è stata espressa dal difensore dei tutti gli indagati avv.Marco Ripamonti con Studio in Viterbo e Firenze, il quale ha così commentato i nuovi ed importanti successi: “dal 2010 ad oggi sono centinaia i provvedimenti favorevoli a fronte di rari pronunciamenti di segno opposto. Provvedimenti, questi ultimi, su cui è sovente pervenuto il successivo ripensamento dello stesso magistrato, come avvenuto a Macerata e a Giulianova dove all’esito della Cassazione sul caso Antelli il medesimo magistrato, in altro processo, ha assolto con pronuncia immediata lo stesso imputato. C’è stata La Corte di Giustizia e ben tre Cassazioni e poi nuovi accoglimento di riesame anche in costanza di nuovo bando, a fronte del quale Goldbet, in effetti, può vantare di aver partecipato alla relativa gara, dimostrando l’interesse al circuito concessorio italiano e nel contempo superando ogni controllo sotto il profilo dell’ordine pubblico. Tali elementi, in sintonia con la pregressa e conclamata discriminazione affermata in Corte di Cassazione e con l’impugnazione del bando, attualmente sub judice, rendono la posizione dei miei assistiti titolari dei CED Goldbet sicuramente fondata e concreta. Anche a Trani, importante banco di prova, il Collegio ha accolto le tesi avanzate dagli indagati con provvedimento analogo a quelli resi a Forlì e Frosinone. Tutti questi provvedimenti sono impreziositi anche dal fatto che da parte di molti e per le più svariate ragioni si è tentato di ostacolare Goldbet ed i suoi Ced con ogni mezzo ed argomento: costituzioni di parte civile, memorie difensive come parte lesa, convegni e pubblicazioni ad hoc. Ma i provvedimenti stessi resi in favore dei CED Goldbet lasciano ora spazio anche a concrete riflessioni su diverse discutibili iniziative di Amms, quali gli inserimenti in black list di siti internet facenti capo a soggetti discriminati, con conseguenti profili risarcitori, e lo stesso oscuramento dei portali. Potrebbe essere anche venuto il momento di riesaminare l’ormai datata ma sempre attuale ordinanza Astrabet del Tribunale civile di Roma, con cui in prima battuta si affermò proprio l’illegittimità dell’oscuramento di un sito maltese dotato di licenza UE sulla base di argomenti particolarmente rilevanti in punto di diritto, contenuti nel ricorso ed accolti dal primo Giudice, che oggi potrebbero essere da rivalutare”.