Francia. ARJEL: ‘In due anni i giocatori on line a rischio scesi dall’8,3% al 6,6%’
(Jamma) Ad un anno dall’avvio del primo emendamento al Trattato interstatale sul gioco d’azzardo in Germania, la limitata apertura del mercato delle scommesse sportive ancora stenta a decollare. Questo conferma le preoccupazioni delle società europee leader nel settore dei giochi e della Commissione europea per la regolamentazione tedesca e la sua attuazione.
Il Trattato interstatale che ha modificato la precedente regolamentazione in materia di gioco d’azzardo è entrato in vigore il 1° luglio 2012, annunciando la riforma del gioco d’azzardo in Germania dopo che la Corte di giustizia europea (CGE) aveva dichiarato che il regolamento tedesco nel 2010 violava il diritto europeo. Secondo quanto stabilito dal trattato, il mercato è aperto solo a 20 operatori di scommesse sportive per un periodo di sette anni. Nel fare questo, il trattato mira a incanalare il mercato nero in circuiti legali e combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo.
La Commissione europea ha più volte espresso perplessità sulla normativa tedesca, in particolare in relazione alla problematica limitazione dei fornitori e la mancanza di considerazione del poker online e dei giochi da casinò nel Trattato. La Commissione non comprende come una limitazione del numero complessivo delle licenze possa essere un mezzo adeguato per raggiungere gli obiettivi fissati. In combinazione con i confini angusti imposti all’organizzazione delle scommesse sportive, la limitazione rende estremamente difficile fornire un’offerta interessante di scommesse sportive (online) in Germania.
Le preoccupazioni della Commissione sembrano ora essere confermate: un anno dopo la sua entrata in vigore, il nuovo regolamento sulle scommesse sportive si è rivelato un insuccesso. Un anno è già trascorso, dei sette anni previsti per le licenze, senza che alcun fornitore di scommesse sportive sia stato ammesso nel mercato. La procedura scelta dai capi di stato federali per il rilascio delle 20 licenze di scommesse sportive non soddisfa i requisiti europei: non è riuscita a fornire ai candidati informazioni chiare, trasparenti ed affidabili sui criteri di gara da utilizzare. Ciò ha portato a numerose cause legali da parte dei fornitori e a vari rinvii per il rilascio delle licenze da parte dell’amministrazione. Non è ancora chiaro quando saranno esattamente concesse le licenze e le autorità si aspettano fino a 80 procedimenti, relativi sia a candidati non selezionati che licenziatari. Inoltre, i fornitori di casinò games e poker online non sono parte integrante della limitata apertura del mercato, nonostante il fatto che questo segmento rappresenti una quota importante nel mercato delle scommesse sportive.
Maarten Haijer, Segretario Generale della EGBA, ha affermato: “Numerose domande riguardanti le scommesse sportive sono rimaste senza risposta in Germania, nonostante il fatto che la procedura di gara sia in corso da mesi. Anche se l’assegnazione è riuscita, il risultato sarà una regolamentazione del mercato che porterà svantaggi per tutti i soggetti coinvolti – non solo per i fornitori e le autorità, ma anche i settori sportivi amatoriali e professionali e per il settore pubblicitario, strettamente dipendenti dai fornitori di scommesse”.
L’EGBA ritiene che le preoccupazioni della Commissione potranno essere superate solo se l’approccio normativo verrà completamente rivisto o la procedura di gara verrà riavviata. In ogni caso, la normativa tedesca costituisce un modello unico in Europa. In altri Paesi europei, i fornitori sono ammessi al mercato sulla base di un catalogo completo di criteri. Inoltre, la procedura di rilascio delle licenza per le scommesse praticato nello Schleswig-Holstein dal 2011 rappresenta un esempio di regolazione di successo all’interno della stessa Germania: lì, le licenze sono concesse solo ai fornitori che possono dimostrare alta affidabilità, qualità, redditività e criteri di sicurezza. Queste procedure hanno dimostrato il loro successo nella pratica e non hanno portato a nessuna dei ritardi o delle battaglie legali che invece sono avvenute nel resto della Germania.
“La Germania è un esempio lampante di come un compromesso politico che nessuno vuole disconoscere possa portare ad una pessima procedura. – ha dichiarato Maarten Haijer – Per i nostri soci che sono attivi in tutta Europa, l’approccio tedesco è semplicemente incomprensibile nel contesto della normativa europea”.
Alla luce dei problemi procedurali nella concessione delle licenze, la realizzazione degli obiettivi politici che avevano legittimato l’adozione del Trattato interstatale come la necessità di incanalare il mercato nero e combattere la dipendenza dal gioco sono finiti in secondo piano. La Commissione europea prevede una valutazione intensiva del regolamento tedesco nell’ambito di una indagine sul Trattato Interstatale entro il 2014. La procedura utilizzata per rilasciare licenze dovrebbe essere oggetto di valutazione.
I consumatori tedeschi hanno il diritto di ricevere un’offerta efficiente e regolamentata che soddisfi la domanda di intrattenimento digitale e che eviti al consumatore di giocare d’azzardo on-line in Asia. Per sostenere le politiche proposte in materia di gambling e mettere a disposizione la sua esperienza ai responsabili politici nazionali ed agli altri soggetti interessati, EGBA stabilirà molto presto una succursale a Berlino per rappresentare il settore online.