(Jamma) “La decisione della Terza commissione regionale alla Sanità di avviare da lunedì prossimo una serie di audizioni sulla proposta di legge “Contrasto alla diffusione del GAP (Gioco d’azzardo patologico)” invece di approvare subito un testo che si limita a ricalcare la legge nazionale in vigore, ci consente di mettere in campo in Puglia un provvedimento più efficace e pilota per le altre regioni italiane” ha dichiarato il consigliere regionale Michele Monno (Pd). “Bene – prosegue- ha fatto l’assessore a Sanità e Welfare, Elena Gentile, d’intesa con il presidente della Terza, Dino Marino, a sentire i rettori delle Università di Bari e Foggia; i presidi delle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università di Bari e Foggia, i direttori generali di Policlinico di Bari e Ospedali Riuniti di Foggia; i direttori di dipartimenti delle Dipendenze delle Asl; il presidente Anci Puglia e il presidente Fondazione antiusura S. Nicola e SS. Medici di Bari. Lista, però, che andrebbe integrata con i parlamentari pugliesi per il semplice motivo che il contrasto a questa grave forma di patologia che sta portando alla rovina decine e decine di famiglie non può essere arginato creando centri di ascolto sulla falsariga della tossicodipendenza. E’ inaccettabile, cioè, che lo Stato da una parte vari leggi che consentano sotto varie forme il gioco d’azzardo lucrando sulle concessioni in cui spesso sono presenti anche interessi malavitosi e dall’altra stabilisce che le Regioni si diano da fare a inserire questa patologia tra i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Occorre dare vita a una contro-lobby che, partendo dal basso, vari regolamenti capaci di contrastare seriamente la diffusione del gioco d’azzardo. Prevedendo, ad esempio, una distanza minima dalle scuole oppure con l’affissione nelle ricevitorie di tabelle che, come per il fumo, dicano che giocare fa male, anzi molto male. Sono i primi passi per avviare un’opera di disintossicazione vera e non solo per mettersi la coscienza a posto”.