(Jamma) E’ iniziato in Commissione Lavoro alla Camera l’esame di alcuni disegni di legge che intervengono sulla questione esodati e propongono varie modifiche alla riforma delle pensioni voluta dall’ex ministro Elsa Fornero. Il relatore Marialuisa Gnecchi (PD), ha ricordato che lo scopo delle presenti proposte di legge è proprio quello di permettere a chi era vicino al pensionamento di poter ottenere la pensione.
In particolare, due ddl presentati rispettivamente da Cesare Damiano (Pd) e Renata Polverini (Pdl) propongono di finanziare le varie misure attraverso nuove norme sui giochi. Entrambi i ddl quantificano i maggiori oneri da coprire in “240 milioni di euro per l’anno 2013, 630 milioni di euro per l’anno 2014, 1.040 milioni di euro per l’anno 2015, 1.220 milioni di euro per l’anno 2016, 1.030 milioni di euro per l’anno 2017, 610 milioni di euro per l’anno 2018 e 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019″. Per coprire queste uscite, “il Ministero dell’economia e delle finanze – Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, adotta misure in materia di giochi pubblici on line, lotterie istantanee e apparecchi e congegni di gioco, utili al fine di assicurare, con riferimento ai rapporti negoziali in essere alla medesima data di entrata in vigore della presente legge, il reperimento delle maggiori entrate di cui al comma 1. A decorrere dall’anno 2013, le maggiori entrate derivanti dall’attuazione delle disposizioni di cui al presente comma, accertate annualmente con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, sono riassegnate al fondo di cui all’articolo 1, comma 235, della legge 24 dicembre 2012, n. 228″.
Inoltre, le proposte di legge presentate dagli onorevoli Fedriga e Caparini (Lnp) dispongono che la copertura degli oneri (peraltro non quantificati) avvenga a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, nonché, analogamente alle proposte di legge Damiani e Polverini, a valere sulle maggiori entrate rivenienti da misure in materia di giochi pubblici.