Tuci (Impr. Ippici Italiani): “Saldare i debiti nei confronti di 170 aziende del settore; pronti a presentare denuncia”

(Jamma) Un urgente riscontro riguardo la situazione del pagamento dei premi di gennaio 2013,è quanto chiedono di avere gli Imprenditori Ippici Italiani.

“I premi che di fatto non sono ancora stati accreditati agli operatori ippici cui spettano di diritto poiché frutto del loro lavoro. – ha spiegato Tuci – Facciamo particolare riferimento alle 170 aziende titolari di partita iva: tali aziende hanno emesso regolare fattura ma non risulta avviato nessun procedimento di saldo del debito nei loro confronti.

Stiamo provvedendo inoltre ad inviarVi un Esposto Denuncia affinché verifichiate se applicare provvedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti responsabili della pessima gestione che enormi danni sta causando al comparto ed alle persone che da questo dipendono.

In un momento in cui si riconosce nel lavoro l’unica salvezza dalla crisi che attanaglia il Paese è impensabile che un ente pubblico sia da quasi un anno debitore di un intero settore che crea occupazione. Siamo indignati e intendiamo avvalerci di ogni facoltà possibile per denunciare i responsabili”.

 

 

In virtù di ciò, gli Imprenditori Ippici Italiani hanno chiesto al Ministro all’Agricoltura, Nunzia De Girolamo un incontro con due personalità importanti del trotto e del galoppo, Giancarlo Baldi e Giuseppe Bottiche alle quali, “siamo certi, Lei non potrà negare udienza in virtù dei meriti acquisiti per l’impegno sociale, sportivo e per rispetto dei loro trascorsi professionali e personali.

Riteniamo – continua la nota – inaccettabile che, per il ruolo da Lei rivestito, non indica un incontro per venire a conoscenza della grave situazione in cui verte l’ippica: le aziende stanno chiudendo, licenziando i propri dipendenti regolarmente pagati e, chi può, si trasferisce all’estero dove esistono sistemi organizzativi seri ed efficienti. Siamo indignati per la gravissima situazione che il comparto sta vivendo, come cittadini e come appartenenti ad un mondo che merita rispetto”.