Nuova concessione e contratti tra operatori Newslot

Fisco&Scadenze. Appuntamento con il Preu sugli apparecchi da intrattenimento
 SAPAR. Sulla questione della tracciabilità permane ancora l’incertezza

(Jamma) – La commissione AS.TRO per lo studio degli adempimenti relativi alla nuova convenzione, ha comunicato di aver terminato la fase preparatoria degli elaborati professionali di sintesi. In particolare, la commissione AS.TRO ha predisposto una procedura di contabilizzazione delle attività di raccolta di gioco che si auspica possa essere accolta come modello a cui le aziende di gestione possano liberamente accedere, unitamente ad un elenco di principi definitori da proporre nelle ”premesse essenziali” delle contrattualistiche con i Concessionari. I 10 punti che connotano il “decalogo” AS.TRO della contrattualistica “responsabile”, e che saranno sottoposti all’approvazione del direttivo, costituiscono una “pubblica proposta di accordo collettivo”, in grado di garantire ai Concessionari una partnership di qualità, e ai gestori un servizio di connessione di rete improntato alla ottimizzazione dei target di raccolta.

 

Il lavoro della associazione con sede a Bologna era già iniziato a gennaio con il riuscitissimo momento di confronto aperto a tutto il settore che ha visto la partecipazione di rappresentanti di ADM (ex AAMS) e Agenzia delle Entrate. In quella occasione sia Mario Carmelo Piancaldini (Agenzia delle Entrate), sia Davide Diamare (responsabile Ufficio 12 ADI, ADM), avevano invitato all’attenzione sulle modalità di raccolta verso un modus operandi vincolato da un contratto “illuminato” sulle ultime disposizioni in materia di trattamento del denaro contante, fisco e convenzioni di concessione per gli apparecchi automatici. Il dirigente di ADM, responsabile per gli apparecchi da intrattenimento aveva anche offerto disponibilità a valutare delle linee guida per i contratti, precisando come pur restando soggettivi e specifici i termini commerciali del rapporto si poteva lavorare su quelle opzioni imposte dalla legge vigente e pertanto obbligatoriamente comuni ad ogni tipologia di accordo.

 

L’associazione SAPAR sembrava, allora, una promotrice di questa iniziativa di cui ad oggi non abbiamo più avuto notizia.

 

In via del tutto confidenziale abbiamo saputo solo ultimamente che i contratti proposti dai dodici concessionari sono stati considerati non adeguati dalla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

 

Considerato che i tempi per la nuova contrattualizzazione sono già scaduti, che la nuova concessione è attiva e che sono previste pesanti sanzioni per coloro che contravvengono alle disposizioni di legge ci si chiede chi pagherà per l’ennesiama volta il costo di questa non-operazione?

 

La domanda è volutamente provocatoria, in quanto è noto che per gli accertamenti della Agenzia delle Entrate è stato il terzo incaricato della raccolta a pagare pegno per un sistema imperfetto. Lo stesso è avvenuto per il contingentamento e per le Black Slot.

 

Ma questa volta il sistema sarà abbastanza forte per assorbire la possibile valanga di sanzioni che si presentano all’orizzonte?