“Il Tar della Sicilia ha accolto il ricorso presentato dalle società di gestione delle sale bingo contro una serie di provvedimenti presi dal Comune di Palermo – in particolare il Regolamento Movida – per limitare le aperture degli esercizi di gioco legale. Lo ha fatto, principalmente, per due motivi. Le associazioni di categoria non sono state coinvolte nella fase istruttoria del provvedimento. Non sono stati dimostrati oggettivi effetti positivi per la salute dei cittadini, realizzabili attraverso le chiusure anticipate”. E’ quanto fa sapere Egp-Fipe in una nota.
“Tutto questo – prosegue la nota – dimostra un fatto incontrovertibile: la stagione dei provvedimenti a macchia di leopardo deve finire. Non è utile agire a livello locale in maniera disordinata e senza analisi approfondite. Occorre, come noi di EGP-FIPE sostieniamo da tempo, un riordino nazionale che stabilisca un coordinamento tra amministrazioni comunali, regionali e statali. E soprattutto occorre partire da dati oggettivi per predisporre i provvedimenti di tutela della salute riguardanti attività legali in concessione statale. Perchè si parla di giochi leciti e di imprese che portano la legalità e la professionalità nell’offerta di gioco”, conclude la nota.