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ICE 2025. Come si contrasta il mercato illegale del gioco d’azzardo? Servono collaborazione e regole chiare

Un gruppo di esperti internazionali del settore del gioco si è riunito a ICE Barcellona per discutere l’enigma del mercato illegale e come contrastarlo. Le priorità principali emerse dal dibattito sono state l’importanza di una comunicazione aperta e il bisogno di risorse adeguate.

La discussione, moderata da David Henwood, direttore di H2, ha visto la partecipazione di rappresentanti di rilievo internazionale:

Isabelle Falque-Pierrotin, presidente dell’Autorità francese per il gioco (ANJ)

Bashir Are, CEO della Lagos State Lotteries & Gaming Authority

Gilbert Remulla, direttore della Philippine Amusement and Gaming Corporation (PAGCOR)

Lisa Osofsky, ex direttrice dell’Ufficio per le frodi gravi del Regno Unito (Serious Fraud Office).

La crescita del mercato illegale

“Il mercato illegale sta crescendo? Sì, nella maggior parte delle giurisdizioni europee,” ha lamentato Falque-Pierrotin all’inizio della discussione. Tra le cause principali ha citato la pandemia da Covid-19 e un’offerta più competitiva da parte degli operatori illegali. Sebbene la lotta sembri ardua, secondo lei è fondamentale affrontarla:

“Se non si combatte, la legittimità della regolamentazione viene compromessa,” ha affermato. Ha stimato che il mercato nero rappresenti circa il 10% di quello regolamentato in Francia, mentre nelle Filippine, secondo Remulla, arriva al 50%, in calo rispetto ai livelli precedenti del 90%.

Comunicazione e cooperazione: chiavi per il successo

I relatori hanno sottolineato l’importanza della collaborazione per affrontare un problema di portata globale. Ogni ente regolatore dispone di risorse limitate, ma la cooperazione internazionale può moltiplicare gli sforzi:

“Se non c’è cooperazione, non c’è modo di combattere il gioco illegale,” ha dichiarato Are. “L’industria illegale sarà sempre un passo avanti rispetto alla regolamentazione.”

Osofsky, dal punto di vista dell’applicazione della legge, ha evidenziato la difficoltà nel definire chiaramente il nemico. Una diapositiva presentava stime contrastanti sui ricavi del mercato nero a livello globale, dimostrando la complessità del problema. Anche la cooperazione interna è fondamentale: Remulla ha spiegato come PAGCOR, nonostante i suoi limitati poteri di polizia, abbia raggiunto importanti risultati grazie al sostegno di altre agenzie governative. L’anno scorso, il presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr. ha chiuso l’industria del gioco offshore del Paese, e PAGCOR sta disinvestendo le sue operazioni per concentrarsi esclusivamente sulla regolamentazione.

Soluzioni tra business e regolamentazione

Secondo Remulla, oltre all’intervento governativo, è necessario creare un ambiente commerciale favorevole. Ridurre le tasse può essere più efficace rispetto alla minaccia di procedimenti legali. Inoltre, un equilibrio regolatorio che protegga i giocatori e permetta alle aziende di innovare potrebbe ridurre l’attrattiva del mercato nero. Spesso, infatti, gli operatori illegali attraggono i clienti offrendo migliori probabilità o prodotti non disponibili altrove, nonostante i rischi legati alla mancanza di protocolli KYC (conoscenza del cliente).

L’intelligenza artificiale rappresenta una tecnologia promettente per combattere il mercato illegale, ma  è opinione generale che richiederà tempo e sperimentazione.

Il ruolo dei fornitori

Un altro tema centrale è stato il ruolo dei fornitori, che devono essere sottoposti agli stessi standard degli operatori per garantire un impegno diffuso nella lotta al mercato illegale. Are ha insistito sul fatto che i fornitori debbano essere responsabilizzati per evitare che facilitino attività illecite.

Falque-Pierrotin ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutti gli attori del settore, inclusi fornitori di pagamenti, motori di ricerca e social network. “Devono capire che è nel loro interesse collaborare,” ha affermato.

Ismail Vali, CEO di Yield Sec, ha offerto una sua visione senza mezzi termini. Secondo lui, tutto il gioco illegale è criminalità, con una stima impressionante che suggerisce che il 73% del mercato del gioco online sia illegale.

Fattori come il gioco con criptovalute e gli streaming sportivi illegali stanno alimentando questa crescita. Gli operatori illegali sfruttano queste piattaforme per pubblicizzarsi, ma Vali ritiene che i consumatori non possano essere incolpati, in quanto spesso non sono consapevoli della natura illecita di tali offerte.

Vali ha definito il fenomeno una “Grande rapina del Gioco Illegale,” evidenziando come gli operatori illegali attraggano i clienti con prezzi imbattibili grazie alla mancata tassazione e ai costi inesistenti per le pratiche di gioco responsabile.

Nonostante le sfide, Vali ha concluso con un messaggio di speranza: “È tempo di eliminare l’ombra del crimine dall’industria.”

Redazione Jamma
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