Confermata la Sentenza del 28.4.2023, con cui il Giudice di Pace di Roma aveva accolto il ricorso avanzato dal titolare di un PVR, che aveva impugnato ordinanza – ingiunzione di ADM per presunta violazione dell’articolo 1, comma 644, legge 190/2014, che all’indomani della regolarizzazione per emersione dei CTD abusivi, imponeva l’obbligo di autosegnalazione in Questura a tutti i soggetti non aderenti alla sanatoria. Nel caso specifico la sanzione era stata comminata perché il PVR avrebbe effettuato mansioni, secondo ADM, tipiche dell’agenzia terrestre, quali messa a disposizione di computer, stampa di promemoria di scommesse e messa a disposizione di palinsesti. La difesa del PVR, sostenuta dallo Studio Legale degli avvocati Marco e Riccardo Ripamonti di Viterbo, ha sostenuto ed argomentato sin dal primo grado come la normativa in tema di PVR sia compatibile con tutte le caratteristiche rilevate da ADM in sede di controllo.
Il Giudice di Pace ha accolto le tesi difensive, ma ADM ha impugnato tramite l’Avvocatura di Stato. Il Tribunale capitolino, però, ha rigettato l’appello dei Monopoli, avverso il quale gli avvocati Ripamonti hanno presentato propria comparsa di risposta, condannando ADM alle spese.
