L’evento più atteso dell’anno nel settore del gaming, ICE 2025, è iniziato oggi e, come sempre, è qui che prende forma il futuro del gioco.
Quest’anno DigitalEjis è orgogliosa di partecipare, rappresentata dal nuovo Head of Sales, Marco Decandia. Con oltre 20 anni di esperienza, di cui 10 in certificazioni e gioco responsabile, Marco porterà in primo piano la sua competenza, evidenziando il nostro impegno per l’innovazione e il gioco responsabile.
Decandia ha rilasciato una intervista a Jamma.
Jamma: Buongiorno e grazie per essere con noi oggi. Potrebbe iniziare presentandosi e condividendo la visione dell’azienda che rappresenta?
Marco Decandia: Certamente, e grazie per l’invito. Mi chiamo Marco Decandia e da oltre 20 anni opero nel settore del gioco d’azzardo, ricoprendo ruoli che spaziano dal B2C al B2B, sia online che terrestre. Dal 2014 mi sono concentrato sulla certificazione di diversi segmenti del gioco d’azzardo per aziende internazionali che si affacciavano al mercato italiano, un mercato altamente regolamentato con una forte attenzione al gioco responsabile. Attualmente, ci troviamo alle soglie di un ulteriore ampliamento dei requisiti obbligatori in questa materia. La nostra visione aziendale si inserisce perfettamente in questo contesto. Con il supporto del nostro software avanzato, basato su neuroscienze cognitive, psicologia supportata da evidenze mediche e potenziato dall’intelligenza artificiale, puntiamo a fornire strumenti che aiutino operatori e giocatori a predire e prevenire comportamenti problematici legati al gioco. Inoltre, offriamo supporto rapido e mirato agli utenti che manifestano i primi segnali di difficoltà.
Jamma: Approfondendo il tema della regolamentazione, il nuovo bando per le licenze GAD enfatizza la necessità di prevenire i comportamenti problematici. Come pensate di supportare gli operatori?
Marco Decandia: Grazie alla nostra Suite, AegisHarmonia AI, utilizziamo scoperte scientifiche rivoluzionarie integrate con l’intelligenza artificiale per monitorare le abitudini di gioco e prevedere potenziali comportamenti problematici. Analizziamo dati quali frequenza di gioco, importi spesi e segnali di stress finanziario, utilizzando algoritmi avanzati di machine learning. Questi strumenti permettono agli operatori di intervenire in modo tempestivo, ad esempio impostando limiti personalizzati o promuovendo pause obbligatorie.
Jamma: Può fare un esempio pratico del funzionamento di questi strumenti?
Marco Decandia: Certo. Ad esempio, il nostro software può prevedere con grande precisione se un giocatore svilupperà una dipendenza, persino prima che piazzi una scommessa, grazie a un test rapido di pochi secondi. Inoltre, se un giocatore inizia a mostrare comportamenti anomali, come sessioni prolungate o aumento eccessivo delle puntate, il sistema invia un alert all’operatore, suggerendo interventi mirati. Possiamo anche attivare chatbot o operatori umani specializzati per offrire supporto diretto agli utenti che ne hanno bisogno.
Jamma: Il bando parla anche di educazione al gioco responsabile. Come integrate questa componente nelle vostre soluzioni?
Marco Decandia: Offriamo contenuti educativi interattivi che spiegano i rischi del gioco d’azzardo, come impostare limiti personali e riconoscere i segnali di dipendenza. Questi materiali sono integrati direttamente nelle piattaforme di gioco, rendendoli accessibili agli utenti in ogni momento.
Jamma: Alcuni critici ritengono che la tecnologia non sia sufficiente per affrontare problemi così complessi. Come rispondete?
Marco Decandia: Concordo. La tecnologia da sola non è sufficiente. Abbiamo lavorato per anni con istituzioni accademiche per migliorare la comprensione delle dipendenze e sviluppare strumenti predittivi basati su queste conoscenze. La tecnologia AI è solo uno strumento che potenzia queste scoperte. Collaboriamo anche con psicologi, enti regolatori e associazioni per adottare un approccio olistico, unendo competenze umane e tecnologiche.
Jamma: Come immaginate il futuro del Responsible Gaming?
Marco Decandia: Sogniamo un sistema globale che protegga i giocatori ovunque, offrendo strumenti personalizzati e collaborando con regolatori locali. Vogliamo andare oltre la prevenzione, creando un ambiente sicuro per ogni tipo di utente, dai nuovi giocatori a chi manifesta segnali problematici. Pensiamo anche a valutazioni periodiche della salute mentale, perché molte difficoltà emergono con il tempo. La nostra visione è rivoluzionare il settore dell’intrattenimento eliminando la dipendenza.
Jamma: Cosa vi aspettate dal nuovo bando e quale messaggio vorrebbe lasciare agli operatori?
Marco Decandia: Ci aspettiamo che il bando spinga il settore verso maggiore responsabilità e trasparenza. Per gli operatori, il contrasto alla ludopatia non deve essere solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per costruire fiducia con giocatori e istituzioni. Abbracciare il gioco responsabile significa dimostrare leadership in un settore in continua evoluzione. Siamo pronti a collaborare con chiunque voglia fare la differenza.