Il riordino del gioco fisico in Italia è uno dei temi più dibattuti del 2024, con implicazioni significative per operatori, cittadini e istituzioni. Mentre l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) lavora a una bozza di decreto per regolamentare il settore, le Regioni italiane faticano a trovare un accordo su come gestire questa delicata materia. Questo articolo esplora i dettagli della bozza, le divergenze tra le Regioni e le possibili conseguenze per il settore del gioco d’azzardo in Italia.
Cosa si Intende per Gioco Fisico?
Il gioco fisico comprende tutte le attività di gioco d’azzardo che avvengono in luoghi fisici, come sale da gioco, casinò, sale Bingo, tabaccherie e bar con macchinette slot e videolottery. Questo settore rappresenta una fetta significativa del mercato del gambling in Italia, generando entrate per miliardi di euro ogni anno. Tuttavia, è anche al centro di dibattiti riguardanti la **tutela dei cittadini** dai rischi del gioco d’azzardo problematico.
Il gioco fisico è regolamentato dallo Stato italiano attraverso l’ADM, ma le Regioni hanno un ruolo importante nella gestione delle licenze e delle autorizzazioni. Questo dualismo tra competenze statali e regionali è uno dei motivi per cui il riordino del settore è così complesso.
Le Divergenze tra le Regioni
Le Regioni italiane hanno posizioni molto diverse su come riorganizzare il gioco fisico. Alcune, come la Lombardia e il Veneto, sono favorevoli a una maggiore liberalizzazione, sostenendo che il settore genera posti di lavoro e entrate fiscali. Altre, come la Campania e la Sicilia, vogliono limitare il numero di sale da gioco e macchinette per contrastare il gioco d’azzardo problematico.
Queste divergenze rendono difficile trovare un accordo su una normativa unica a livello nazionale, rallentando il processo di riordino. Ad esempio, la Campania ha già pubblicato un bando per ridurre il numero di sale da gioco e macchinette, mentre la Lombardia preferisce un approccio più permissivo, con regole chiare ma non troppo restrittive.
Le Posizioni delle Regioni più Influenti
– Lombardia: Favorevole a un approccio più permissivo, con regole chiare ma non troppo restrittive. La Regione sostiene che il settore genera posti di lavoro e entrate fiscali significative.
– Campania: Ha pubblicato un bando per ridurre il numero di sale da gioco e macchinette, con l’obiettivo di contrastare il gioco d’azzardo problematico.
– Emilia-Romagna: Promuove iniziative per il gioco responsabile, ma senza penalizzare gli operatori. La Regione cerca un equilibrio tra tutela dei cittadini e sviluppo economico.
Queste differenze di approccio riflettono le diverse esigenze e priorità delle Regioni, rendendo difficile trovare un accordo su una normativa unica.
La Bozza di Decreto dell’ADM
La bozza di decreto dell’ADM potrebbe includere diverse misure, tra cui:
– Limiti geografici: Restrizioni sulla distanza minima tra sale da gioco e scuole, chiese o altri luoghi sensibili. Questo per proteggere i cittadini più vulnerabili, come i giovani e le persone con problemi di gioco d’azzardo.
– Nuove regole per le licenze: Requisiti più severi per ottenere e mantenere le autorizzazioni, con controlli più frequenti e rigorosi.
– Tasse più elevate: Un aumento delle imposte per finanziare iniziative di gioco responsabile, come campagne di sensibilizzazione e programmi di supporto per i giocatori problematici.
– Controlli più stringenti: Maggiore sorveglianza sulle attività delle sale da gioco e dei bar, con sanzioni più severe per chi viola le regole.
Tempistiche e Processo di Approvazione
La bozza dovrebbe essere pronta entro fine febbraio, ma il processo di approvazione potrebbe richiedere mesi. Se le Regioni non troveranno un accordo, il governo potrebbe decidere di procedere comunque, rischiando però di creare tensioni con le amministrazioni locali.
Impatto sul Settore e sui Cittadini
– Nuovi investimenti: Gli operatori potrebbero dover investire in tecnologie e infrastrutture per adeguarsi alle nuove regole. Ad esempio, potrebbero essere richiesti sistemi di monitoraggio più avanzati per garantire il rispetto delle norme.
– Riduzione delle entrate: Limitazioni sul numero di sale da gioco e macchinette potrebbero ridurre i profitti degli operatori, soprattutto quelli più piccoli.
– Opportunità di crescita: Una normativa chiara potrebbe favorire gli operatori che rispettano le regole, eliminando la concorrenza sleale e creando un mercato più trasparente.
Implicazioni per i Cittadini
– Meno sale da gioco: Una riduzione del numero di sale da gioco potrebbe limitare il rischio di gioco d’azzardo problematico, proteggendo i cittadini più vulnerabili.
– Maggiore tutela: Misure come l’auto-esclusione e i limiti di spesa potrebbero proteggere i cittadini più a rischio, offrendo loro strumenti per giocare in modo responsabile.
– Intrattenimento limitato: Meno macchinette nei bar potrebbero ridurre le opzioni di intrattenimento per chi gioca in modo responsabile, creando un dibattito tra tutela e libertà di scelta.
Prospettive Future
Il riordino del gioco fisico in Italia è un tema complesso che coinvolge interessi economici, sociali e politici. Mentre l’ADM lavora alla bozza di decreto, le Regioni devono trovare un accordo per garantire una normativa equilibrata ed efficace.
Per gli operatori del settore, questo processo rappresenta sia una sfida che un’opportunità, mentre per i cittadini potrebbe significare una maggiore tutela dai rischi del gioco d’azzardo.
Alberto Lattuada
Alberto Lattuada è un esperto nel settore della produzione televisiva. Dal 2012 collabora con diverse testate online, trattando vari argomenti, con una particolare attenzione allo sport. Nel 2018 ha lanciato www.metodoscommesse.com, una piattaforma dedicata a fornire approfondimenti sulle dinamiche delle scommesse online e a promuovere un approccio responsabile al betting e al matched betting, con strategie di gioco mirate.