Un esito davvero inaspettato quello atteso per ieri della riunione da tempo calendarizzata in Commissione Salute Unificata delle Regioni nel corso della quale era previsto venisse affrontata la questione dell’intesa sullo Schema di riordino dei giochi su rete fisica previsto dalla Legge di Delega fiscale.
Dopo una serie di incontri, di passaggi e di cambi di direzione dell’iter di approvazione dello Schema nell’ambito dei lavori delle Conferenze Regioni e Unificata, il processo si è fermato proprio quando i componenti della Commissione che tratta i tempi di carattere sanitario avrebbe dovuto sbloccare la situazione anche attraverso una serie di chiarimenti forniti ai rappresentanti delle Regioni. In realtà, secondo quanto Jamma può riferire, la riunione è stata annullata, non c’è stata alcuna discussione all’interno dell’organismo regionale e al momento non è previsto una nuova riunione con all’ordine del giorno la questione in oggetto.
A frenare l’ipotesi di un accordo tra gli organismi degli Enti Locali sui criteri di regolamentazione dell’offerta di gioco su rete fisica sarebbero proprio le perplessità di diverse Regioni, prime tra tutte quelle che negli scorsi anni hanno introdotto regolamentazioni specifiche su distanze e orari di funzionamento degli apparecchi da gioco. Da qui la decisione di rimandare la riunione che, nelle aspettative del Ministero delle Finanze e degli operatori del settore, avrebbe potuto portare ad un accodo preliminare sulle proposte da avanzare al MEF in modo da sbloccare l’approvazione di un decreto. Le posizioni, secondo qualcuno, sarebbero ancora troppo lontane per pensare ad un parere concorde sulla proposta di MEF/ADM.
Il decreto a questo punto potrebbe, nelle intenzioni del Ministero, essere formulato senza parere preliminare delle Regioni da qui alle prossime settimane. Il passaggio successivo sarebbe l’approvazione in Consiglio dei Ministri e quindi la presentazione in Conferenza Unificata per il parere.
