“Per quanto riguarda la lotta alle dipendenze, uno degli aspetti più sconcertanti riguarda l’abrogazione dell’Osservatorio per il contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo, istituito nel 2019, che fino ad ora svolgeva un ruolo cruciale nella raccolta di dati e nella formulazione di strategie per limitare la diffusione del gioco patologico, a favore di un organismo che, secondo molti esperti, sarà meno incisivo. Inoltre, la manovra prevede anche la soppressione del Fondo per il Gioco d’Azzardo Patologico, istituito nel 2015, il cui scopo era finanziare interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da dipendenza da gioco. Al suo posto verrà creato un «Fondo per le Dipendenze Patologiche» (FDP), con una dotazione annua di 44 milioni di euro. Cifra considerevolmente inferiore rispetto alle risorse richieste dalle associazioni di settore, sebbene il nuovo fondo copra una gamma più ampia di dipendenze (non solo il gioco, ma anche alcol, droghe e altre forme di dipendenza), indebolendo così gli interventi specifici per il gioco d’azzardo, già in difficoltà. La legge di bilancio, anziché rafforzare le tutele, sembra offrire un’attenzione superficiale a un problema sociale in rapida crescita, rischiando di lasciare senza un supporto adeguato chi soffre di dipendenze. In assenza di un controllo rigoroso e di investimenti mirati, la dipendenza da gioco d’azzardo rischia di continuare a espandersi, con conseguenze gravi per la salute pubblica e per la società italiana”. E’ quanto si legge nella relazione di minoranza sul disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (2112-bis)”, firmata dai deputati Furfaro, Ciani, Girelli, Malavasi e Stumpo (PD-IDP), con cui si è deliberato di riferire in senso contrario.