Una nuova legge, approvata con una votazione molto combattuta, ha introdotto un incremento della tassa per gli operatori di scommesse, passando dal 3% al 4,5% degli utili netti. Le nuove entrate saranno destinate a sostenere i club di calcio e le accademie giovanili, sotto la gestione dell’Organizzazione Sportiva di Cipro (CSO) e distribuiti dall’Associazione Calcistica Cipriota (CFA).
Punti chiave della riforma:
- Incremento del prelievo fiscale del 1,5% per finanziare il calcio locale.
- Critiche sulla mancata gestione dei debiti fiscali da parte dei club beneficiari.
- Dubbi sulla conformità alle normative UE in materia di aiuti di Stato.
La nuova norma è stata accolta con forti critiche, poiché non obbliga i club a risolvere il dibito fiscale fiscali, stimato in oltre 32 milioni di euro. Un rapporto dell’Ufficio di Revisione dei Conti ha evidenziato che molti club non rispettano i piani di rimborso e che 14 dei 19 club indebitati hanno accumulato ulteriori passivi.
Nonostante ciò, i sostenitori della legge considerano l’aumento della tassa come un investimento per lo sviluppo dello sport. L’onorevole Aristos Damianou, membro del partito Akel, ha chiesto condizioni più rigide per garantire trasparenza e responsabilità. Anche Stavros Papadouris, parlamentare del Partito dei Verdi, ha sottolineato l’importanza di educare i club alla gestione finanziaria per garantire una sostenibilità a lungo termine.
Alcuni parlamentari, come Alexandra Attalides, hanno espresso preoccupazione per la possibile violazione delle norme UE sugli aiuti di Stato, che vietano il sostegno diretto alle imprese private come i club calcistici. Inoltre, si teme che il provvedimento avvantaggi i club irresponsabili a scapito di quelli che rispettano le regole.
Nonostante le polemiche, alcuni parlamentari vedono la misura come un passo necessario. Christos Senekis del partito Diko ha difeso la legge, sottolineando che i club calcistici assumono rischi significativi che alimentano i profitti delle scommesse, ricevendo però poco in cambio. Haris Georgiades, deputato del partito Disy, ha invece sottolineato che la legge rappresenta un investimento nello sport, pur chiedendo una migliore raccolta delle tasse da parte dello Stato.
Questa nuova legislazione rappresenta un tentativo complesso di affrontare le sfide finanziarie del calcio cipriota, sollevando un dibattito acceso su equità, sostenibilità e conformità alle norme europee.