“Il ruolo che i Comuni italiani stanno assumendo nella programmazione di zona per affrontare il problema del gioco d’azzardo patologico è molto importante” ha sottolineato Paolo Sironi, dell’Unità Organizzativa Famiglia, Pari opportunità e Programmazione territoriale della Regione Lombardia intervenuto oggi, 10 dicembre, al convegno dal titolo “Tutti in gioco – Strategie, Responsabilità, Politiche nella prevenzione e nel contrasto al GAP a 10 anni dalla L.r. 8/13”.
Negli ultimi anni, si è registrato un significativo aumento del numero di enti locali che hanno inserito questa tematica nelle loro agende, passando da 655 nel 2016 a circa 1100 nel 2023.
Il numero dei Comuni attivi sul tema del gioco d’azzardo patologico ha visto un incremento notevole, passando da 646 nel 2016 a 1240 nel giugno 2024. Questo aumento evidenzia una crescente consapevolezza e responsabilità da parte degli enti locali nel contrastare un fenomeno che ha gravi ripercussioni sociali e sanitarie.
La programmazione sociale e territoriale ha superato il 40% delle iniziative comunali, segnando un passo importante verso una strategia integrata. Per la prima volta, è stata avviata un’azione regionale che ha portato all’implementazione di due linee programmatorie sul territorio, caratterizzate da scadenze e strategie generali comuni. Questo approccio mira a creare un filo conduttore tra le diverse azioni sociali, con l’obiettivo di realizzare strategie coerenti a livello nazionale.
Le azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico si concentrano sulla presa in carico delle persone in situazione di disagio e svantaggio sociale. Tra le misure previste, vi è l’assegno di inclusione, che sostituisce il vecchio reddito di cittadinanza. I Comuni hanno la responsabilità
di selezionare le caratteristiche delle persone ammissibili prima di erogare tali benefici, garantendo un intervento mirato e personalizzato.
La programmazione integrata rappresenta un elemento cruciale nello scenario attuale. I Comuni devono mantenere un legame tra le diverse responsabilità e dare impulso a una svolta significativa nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico nel prossimo triennio.
“È fondamentale – ha aggiunto Sironi – che le azioni siano coordinate e che si crei una rete di supporto tra i vari attori coinvolti, per affrontare in modo efficace questa problematica complessa.
Il ruolo dei Comuni nella programmazione di zona per il gioco d’azzardo patologico è diventato sempre più centrale. L’aumento delle iniziative e la programmazione integrata offrono opportunità significative per affrontare il problema in modo efficace. È essenziale che gli enti locali continuino a lavorare in sinergia, per garantire un futuro migliore e più inclusivo per le persone colpite da questa dipendenza”.