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Giochi, Albo PVR: TAR Lazio accoglie richiesta sospensiva, si va al merito il 12 febbraio

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha emesso un’importante ordinanza sospendendo temporaneamente l’efficacia della determinazione direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che istituiva l’Albo dei Punti Vendita Ricariche (PVR). Ecco un’analisi dettagliata della sentenza. La parte ricorrente era rappresentata dagli avvocati Francesca Dionisi, Sabina Monaco e Giuseppina Leuzzi.

I fatti della causa

La questione è sorta in seguito alla determinazione direttoriale adottata il 25 ottobre 2024, in attuazione del decreto legislativo n. 41/2024, che regolamenta i giochi a distanza. La norma prevedeva l’istituzione di un Albo per i PVR, vincolando gli operatori del settore a iscriversi entro un termine stabilito.

Diversi operatori economici e associazioni hanno impugnato il provvedimento, sostenendo che i criteri fissati fossero restrittivi e potessero impedire a molti esercenti di continuare la propria attività, con potenziali danni anche per i concessionari che si affidano a tali punti vendita.

La decisione del TAR

Il TAR Lazio, nel valutare le istanze cautelari dei ricorrenti, ha rilevato che:

  1. Conseguenze pregiudizievoli: L’applicazione immediata della determinazione potrebbe comportare l’impossibilità per alcuni esercenti di iscriversi all’Albo entro il termine stabilito, con gravi ripercussioni sulle attività economiche coinvolte.
  2. Necessità di approfondimento: Le questioni sollevate richiedono un esame più approfondito, da condurre nella fase di merito del giudizio.
  3. Conservazione dello status quo: La sospensione del provvedimento appare necessaria per mantenere integre le condizioni di fatto e di diritto fino alla decisione definitiva.

Pertanto, il Tribunale ha disposto la sospensione dell’esecutività della determinazione direttoriale e fissato l’udienza di merito per il 12 febbraio 2025.

Implicazioni della sentenza

La decisione del TAR rappresenta un momento cruciale per il settore del gioco a distanza. La sospensione del provvedimento permette agli operatori di mantenere la continuità delle loro attività senza subire le conseguenze immediate del nuovo regime regolatorio.

Inoltre, il caso evidenzia l’importanza di garantire un equilibrio tra l’adeguamento normativo e la tutela delle imprese, soprattutto in settori complessi come quello dei giochi.

L’udienza fissata per febbraio 2025 sarà determinante per stabilire la legittimità del provvedimento e dei criteri adottati per l’iscrizione all’Albo. La sentenza finale avrà un impatto significativo, non solo per i ricorrenti ma per l’intero comparto regolato dalla nuova normativa.

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