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Fattori economici, tecnologici e social che guidano comportamenti e dipendenze legate al gaming e al gioco d’azzardo: la ricerca di ADA Economics e Global Thinking Foundation

Raffaella Tenconi, CEO di ADA Economics, parla dei risultati della ricerca “Riflessioni sull’incidenza e il contesto economico-finanziario che contribuisce all’uso di videogiochi, gioco d’azzardo e trading online nella popolazione adulta nel 2024“, realizzata in collaborazione con Global Thinking Foundation.

Secondo Tenconi, i dati evidenziano come la transizione digitale abbia facilitato un maggiore accesso e una penetrazione capillare sia dei videogiochi sia del gioco d’azzardo. Tuttavia, questa rapida evoluzione ha colto impreparata la maggior parte della popolazione adulta, che non sempre utilizza questi servizi in modo consapevole.

“La popolazione adulta ne fa un uso frequente, ma non sempre cosciente, risultando spesso incapace di preparare adeguatamente le nuove generazioni”, ha sottolineato la CEO di ADA Economics.

Tenconi ha posto l’accento sull’impatto delle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale, che rendono questi servizi sempre più attraenti e accessibili:

  • Videogiochi e gioco d’azzardo saranno percepiti come piĂą economici e facili da utilizzare, attrattivi sia per chi cerca evasione dallo stress sia per chi vuole costruire una nuova professionalitĂ  online.
  • La crescita dell’offerta tecnologica si accompagna alla necessitĂ  di sensibilizzare giovani e adulti sui pericoli di queste innovazioni.

Tenconi ha inoltre evidenziato l’importanza di promuovere il dialogo intergenerazionale per gestire i rischi connessi a questi servizi. Il tempo speso su videogiochi, scommesse e trading online sottrae spazio ad attività essenziali come lo sport e le relazioni sociali, fondamentali per il benessere emotivo e fisico delle persone.

La ricerca ha rilevato una bassa conoscenza finanziaria tra gli adulti, con un’importante asimmetria nella comprensione di concetti chiave:

  • Inflazione: La maggior parte delle persone percepisce chiaramente la perdita del potere d’acquisto.
  • Interessi sul risparmio: C’è poca consapevolezza dei benefici derivanti da risparmi costanti e investimenti in prodotti a basso rischio, che nel tempo possono generare rendimenti significativi.

“Questa scarsa comprensione spinge le persone verso comportamenti piĂą rischiosi come il gioco d’azzardo, ignorando soluzioni semplici e accessibili per proteggere e incrementare i propri risparmi”, ha aggiunto Tenconi.

La ricerca condotta da IPSOS su un campione di 1.000 persone di etĂ  compresa tra i 18 e i 64 anni, sottolinea l’urgenza di: migliorare l’educazione finanziaria degli adulti, favorire un uso consapevole della tecnologia e promuovere soluzioni di risparmio sicure per contrastare i comportamenti rischiosi. Queste azioni non solo ridurrebbero l’impatto negativo delle nuove tecnologie, ma contribuirebbero anche a una maggiore resilienza economica e sociale della popolazione.

La ricerca

Dai risultati dello studio condotto emerge che piĂą della metĂ  degli adulti italiani usa regolarmente i videogiochi: il 34% lo fa settimanalmente, a cui si aggiunge un 22% che gioca quotidianamente per almeno un’ora. Una quota significativa partecipa anche ad attivitĂ  di gioco d’azzardo, con il 38% che gioca da 1 a 10 volte al mese, mentre il 15% dichiara di giocare frequentemente. Anche se meno diffuso, il trading online sta guadagnando terreno, specialmente tra i giovani uomini (18-35 anni). Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il trading è utilizzato principalmente come strumento di breve periodo, piuttosto che come veicolo per la gestione dei risparmi a medio-lungo termine.

La situazione delle donne emersa dal nostro sondaggio, purtroppo, non sorprende, ma rattrista. Il 36% delle donne non ha risparmi e, tra queste, il 23% è altamente qualificato, avendo conseguito una laurea. Tra le donne con risparmi, l’uso del conto corrente è piĂą comune rispetto agli uomini: 69% contro 60% nella fascia d’etĂ  18-35 anni, 63% contro 47% nella fascia 36-50, e 41% contro 37% nella fascia 51-65 anni. L’uso del conto corrente, sebbene piĂą semplice, espone maggiormente all’erosione del potere d’acquisto a causa dell’inflazione.

Questo mette in luce i limiti culturali e di conoscenza attuali: le donne sono ancora spesso intimidite nel parlare di soldi, escluse dalle decisioni strategiche sui risparmi in ambito familiare e meno preparate dal punto di vista finanziario. Inoltre, il benessere fisico, emotivo e mentale della persona influisce sulle sue capacitĂ  decisionali, incluse quelle finanziarie. Le donne, guadagnando meno, si assumono la responsabilitĂ  dell’organizzazione domestica e del supporto ai figli, se presenti. Il tempo e le risorse finanziarie rimanenti per attivitĂ  di cura personale o sport sono spesso inesistenti o insufficienti.

Le difficoltĂ  nella gestione del tempo e dello stress quotidiano nella societĂ  digitale odierna non riguardano solo le donne. Anche gli uomini affrontano la pressione sociale di dimostrare il proprio benessere economico. Tuttavia, coloro che vivono lontano dalle cittĂ  o dalle aree piĂą industrializzate  hanno poche opportunitĂ  di migliorare la propria posizione sociale. D’altra parte, coloro che raggiungono il successo professionale devono gestire uno stress lavorativo persistente e spesso aggravato dalle difficoltĂ  familiari, come le separazioni. La mancanza di tempo e flessibilitĂ  per conciliare la famiglia e il lavoro senza subire conseguenze negative rappresenta un ostacolo economico e sociale difficile da superare.

Questo ricerca mette in evidenza che l’azzardo è vissuto come uno strumento di gestione economica in alcune fasce della popolazione. Emerge chiaramente la necessitĂ  di migliorare l’alfabetizzazione finanziaria per fornire le persone di uno strumento per una gestione piĂą consapevole dei risparmi. Ciò è particolarmente importante data l’incalzante spinta tecnologica, che rende sempre piĂą facile compiere scelte che offrono una sensazione di appagamento immediato, ma con il tempo e un aumento della frequenza d’uso possono rivelarsi altamente dannose.

Tuttavia, la sola conoscenza finanziaria non è sufficiente: è fondamentale promuovere anche il benessere personale per aumentare la probabilitĂ  che chi ha acquisito nuove competenze finanziarie le trasformi in azioni concrete volte a proteggere e migliorare il proprio tenore di vita. Il peggioramento percepito del contesto economico non giustifica la scelta di prodotti finanziari che promettono rendimenti irrealistici nel medio termine. Migliorare la propria conoscenza finanziaria è un processo che richiede tempo ed energia, e perciò non è facile da mettere in pratica. Tuttavia, l’attuale situazione economica rende indispensabile investire tempo nella formazione per proteggere la propria indipendenza finanziaria futura e, di conseguenza, migliorare il proprio benessere nel medio periodo.

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