La multinazionale del gioco e del tempo libero Cirsa ha recentemente raggiunto un accordo per estendere la scadenza di un prestito rotativo di 275 milioni di euro, aggiungendo tre anni alla scadenza originaria prevista per la fine del 2026. Questo prestito, originariamente sottoscritto nel 2018 e aggiornato negli anni successivi, resta inutilizzato e potrà essere utilizzato per esigenze aziendali, acquisizioni e capitale circolante.
Questa manovra finanziaria si aggiunge all’emissione di obbligazioni per 600 milioni di euro avvenuta all’inizio dell’anno, volta a ristrutturare le passività della società. Cirsa, di proprietà del gruppo Blackstone, ha attualmente un debito netto di 2,598 miliardi di euro, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente, con una leva finanziaria pari a 3,87 volte l’EBITDA.
In prospettiva di una riduzione della leva finanziaria, Cirsa sta valutando una possibile IPO (Offerta Pubblica Iniziale) che potrebbe ridurre il rapporto di indebitamento fino a 2,75 volte l’EBITDA.
Nonostante il contesto finanziario impegnativo, la società ha registrato un EBITDA in crescita dell’8,7% a 508 milioni di euro, supportato da un incremento dei ricavi dell’8%, raggiungendo 1,564 miliardi di euro. Tuttavia, l’utile netto è sceso del 68% nel terzo trimestre, a 16 milioni di euro, principalmente a causa dell’aumento dei costi finanziari e di aggiustamenti fiscali.
L’accordo di estensione del prestito e il potenziale IPO rappresentano strategie chiave di Cirsa per rafforzare la propria struttura finanziaria, ridurre l’indebitamento e sostenere la crescita a lungo termine. La multinazionale resta focalizzata sull’espansione e sull’ottimizzazione della gestione del debito, offrendo opportunità per un futuro finanziariamente più stabile e sostenibile.