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Gregni (EGP Fipe) in Consiglio Regionale Lombardia su gioco d’azzardo: “Necessario completare il riordino del settore, la qualificazione dell’offerta e una legislazione chiara”

Si è tenuta oggi presso la Commissione Antimafia del Consiglio Regionale della Lombardia l’audizione di Fipe Confcommercio sul tema del gioco d’azzardo anche in rapporto con la criminalità organizzata.

L’avvocato Elisabetta Gregni, in rappresentanza di EGP Fipe, ha sottolineato il ruolo dell’associazione e la sua funzione di rappresentanza degli esercenti che offrono giochi pubblici.

“Il sistema concessorio ê stato ed è tuttora un riferimento per gli esercenti per essere parte di un quadro di regole e di controlli ben strutturato e chiaro”, ha ribadito l’avvocato Gregni in Commissione.
Esiste, infatti, sempre un rischio di esposizione degli esercenti stessi a offerte illegali o non regolari, nelle quali possono essere indotti da organizzazioni criminali al fine di ottenere entrate aggiuntive alle loro attività principali. La continua evoluzione tecnologica – e l’elevata tassazione di prodotti oggetto di emersione oltre 20 anni fa (come gli apparecchi da gioco e le scommesse sportive) assieme alle limitazioni introdotte dalle normative regionali e comunali– ha generato e genera tuttora, continue offerte non regolamentate, alcune delle quali terminali di organizzazioni criminali.
Questa è una delle ragioni che hanno portato alla crescente dimensione dei giochi proposti online, una consistente parte dei quali ricorrono, per le “ricariche” dei conti di gioco, proprio ai punti vendita di gioco fisico”. “Per queste ragioni, è molto importante il percorso di ‘riordino’ oggi sui tavoli del Governo, della Conferenza Unificata e del Parlamento – ha sottolineato l’avvocato Gregni.
“Quest’ultimo ha già delineato regole più rigide per l’offerta di giochi online nei punti fisici ed i relativi flussi finanziari (in particolare limiti all’uso del contante presso i punti vendita ricarica giochi online). Proprio questo riordino, a nostro avviso, deve essere completato quanto prima anche per quanto riguarda la qualificazione dell’offerta nei punti vendita:
– con l’estensione agli esercenti di requisiti soggettivi ed organizzativi più solidi,
– una chiara identificazione dei punti nei quali si esercitano le concessioni (analogamente alla “T” delle tabaccherie od alla “B” delle sale bingo, unico caso già esistente per le reti giochi) per distinguere anche visivamente l’offerta legale e focalizzare i controlli maggiormente sui luoghi non appartenenti alle reti date in concessione.
– una più coerente legislazione nazionale sulla formazione degli esercenti alla legalità ed alla tutela del consumatore (con effetti più concreti rispetto a quelli finora raggiunti anche nella prevenzione delle dipendenze).
Questi sono obiettivi che FIPE Confcommercio, e quindi EGP, auspica e sollecita per difendere ed ampliare il perimetro della legalità nei territori”, ha concluso Elisabetta Gregni.

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