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Camera, Dl Omnibus: respinto odg M5S che chiedeva piena applicazione divieto pubblicità giochi

Nell’ambito della discussione sul decreto Omnibus (disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico, già approvato dal Senato) tenutasi ieri in Aula alla Camera, è stato respinto l’ordine del giorno n. 9/2066/15 Amato, Orrico, Caso, Berruto (M5S) inerente il divieto di pubblicità del gioco.

Di seguito l’odg respinto:

“La Camera, premesso che: il provvedimento in esame reca diverse disposizioni in materia di sport, tra cui anche disposizioni relative alle leghe sportive nonché per il contrasto della pirateria informatica; proprio con riferimento alla Lega Serie A, la preoccupazione denunciata in questa sede nel corso di precedenti dibattiti si è materialmente concretizzata da qualche settimana; una delle principali e più blasonate squadre che partecipano al campionato nazionale e alle diverse competizioni nazionali ed europee, nonché campione d’Italia in carica, dallo scorso agosto scende in campo indossando una maglia con il logo di (…), nuovo « official main partner »; la (…) è ufficialmente una vetrina multimediale per informazione e intrattenimento sportivo; va ricordato, tuttavia, che essa fa parte del gruppo (…), una società che si occupa in tutto il mondo di scommesse sportive e casinò online; l’articolo 9 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87 – convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 96 (cosiddetto decreto Dignità) – ha introdotto nel nostro ordinamento il divieto assoluto di realizzare pubblicità, anche indiretta, comunque effettuata e su qualunque mezzo, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo; l’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha emanato le linee guida sulle modalità attuative del divieto di pubblicità di giochi e scommesse, consentendo una serie di « deroghe » al divieto, ammettendo di fatto forme di pubblicità indiretta al gioco, impegna il Governo a adottare ogni misura utile a garantire la piena ed effettiva applicazione del divieto di pubblicità del gioco di cui al decreto Dignità, comunque effettuata e su qualunque mezzo, anche indiretta attraverso il richiamo a società o soggetti collegati al settore delle scommesse e del gioco, soprattutto se effettuate in occasione di manifestazioni sportive, in considerazione dell’elevato indice di visibilità verso il pubblico, soprattutto di minore età”.

9/2066/15. Amato, Orrico, Caso, Berruto (M5S)

Gaetano Amato (M5S), intervenendo in Aula, ha affermato: “Il Ministro Abodi, in quest’Aula, si era impegnato a rivedere tutta la situazione delle scommesse e delle società che gestiscono le scommesse sulle maglie delle squadre calcistiche italiane. È vergognoso che si continui a poter speculare sulla ludopatia, che è una malattia che sta rovinando decine e decine di famiglie. Io le chiedo di rivedere il vostro giudizio e di considerare ammissibile quest’ordine del giorno”.

Duro anche l’intervento di Andrea Quartini (M5S): “Centosessanta miliardi, a fine 2024, sarà il volume d’affari dell’azzardo in Italia, 4.000 gratta e vinci al minuto, per 24 ore al giorno, vengono giocati in questo Paese. Il Sottosegretario Freni, parlando di questo tema, ha raccontato che l’azzardo è una risorsa fondamentale per l’economia! Sono parole vergognose, perché dimostrano che il Governo non si fa scrupoli nel fare cassa sui gravi danni di salute, economici e sociali, arrecati alle persone e alle famiglie che sono vittime dell’azzardo. Appare pura follia pensare che l’azzardo sia utile al Paese, perché ci costa di più dover intervenire sui danni dell’azzardo di quanto, invece, lo Stato riesce a recuperare. Io credo che bocciare quest’ordine del giorno sia soltanto qualcosa che rappresenta cinismo e ipocrisia indecenti”.

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