Le commissionite Bilancio e Finanze del Senato proseguono la scrematura degli oltre 700 presentati al Decreto di conversione del DL Omnibus, indicandone come inizialmente inammissibili 237, poi scesi a poco più di 210 nel corso della seduta del 19 settembre.
I diversi gruppi hanno ulteriormente ‘sacrificato’ molte delle proposte emendative, segnalando quelli prioritari, in vista del voto previsto per la mattinata di lunedì 23 settembre (e del termine ultimo per la conversione che è l’8 ottobre 2024).
Tra le proposte che non saranno sottoposte al voto dei membri delle commissioni anche quella a firma Forza Italia che prevedeva un intervento sulla norma in materia di divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo.
La norma, introdotta con il ‘Decreto Dignità‘, stabilisce il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo. Tra i divieti anche qualsiasi forma di sponsorizzazione da parte di aziende che offrono servizi di gioco.
L’emendamento, presentato inizialmente da Forza Italia, a firma del senatore Dario Damiani, proponeva la possibilità di sponsorizzare eventi (compresi quelli sportivi) mediante esposizione del marchio. Nessuna promozione del prodotto quindi, ma l’opportunità per le aziende di gioco legalmente autorizzate di accrescere la consapevolezza del marchio.
L’obiettivo principale di una pubblicità indiretta è infatti quello di promuovere un marchio, spesso non immediatamente evidente per i consumatori. Il principale vantaggio è quello di creare legami a lungo termine con i clienti e rafforzare positivamente l’immagine del marchio, condizione più volte evidenziata come fondamentale dalle aziende di gioco online anche in vista del nuovo bando di gara per il rilascio delle concessione e del possibile debutto sul mercato italiano di nuovi brand.