Ci sarebbe un accordo a livello di governo sulla possibile riduzione del prelievo erariale sulle scommesse ippiche.
Secondo quanto scrive il quotidiano Il Domani dice potrebbe passare con parere positivo l’emendamento al Decreto Omnibus, all’esame del Senato, sulle scommesse ippiche. Di seguito il testo integrale:
6.0.27
Bergesio, Claudio Borghi, Testor, Dreosto (Lega)
Dopo l’articolo, inserire il seguente:
“6-bis. (Tassazione dei premi relativi alle scommesse sulle corse dei cavalli)
- Al fine di sostenere la filiera ippica, l’indotto del comparto agricolo, e di migliorare la qualità delle razze dei cavalli da corsa, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il prelievo dei prodotti di cui al comma 3 dell’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 1998, n. 169, e di cui al comma 1053 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, nel caso in cui nei precedenti dodici mesi solari la raccolta, rilevata semestralmente, al 1° gennaio o al 1° luglio di ciascun anno, raggiunga i 750 milioni di euro, è ridotto, rispettivamente, per la rete “fisica” al 30 per cento e per quella a “distanza” al 34 per cento.
- Nel caso in cui, a far data dagli esercizi successivi, la raccolta rilevata semestralmente al 1° gennaio o al 1° luglio, raggiunga 1.100 milioni di euro, il prelievo dei prodotti di cui al comma 1 è fissato, rispettivamente, per la rete “fisica” al 20 per cento e per quella a “distanza” al 24 per cento.
- Il prelievo conseguito ai sensi del presente articolo rimane destinato per il 33 per cento a titolo di imposta unica, e per il 67 per cento al finanziamento della filiera ippica, incluse le provvidenze per l’allevamento dei cavalli, e delle immagini degli eventi”.