La Fondazione FAIR, nata da pochi mesi su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile basato su studi e ricerca, ha presentato in questo importante contesto internazionale, i risultati della sua nuova ricerca sui temi del Gioco Responsabile.
Realizzata dalla societĆ Eumetra, che offre consulenza attraverso ricerche sociali e di marketing, la ricerca dal titolo āāLa cultura del Gioco Responsabile in Italia. Conoscenze, opinioni ed esperienze della collettivitĆ āā, rappresentaĀ un punto di partenza per definire le possibili azioni concrete e necessarie a diffondere la cultura del Gioco Responsabile nel nostro paese.
Durante la presentazione Matteo Caroli (nella foto), Presidente della Fondazione FAIR, ha illustrato il percepito della collettivitĆ (un campione rappresentativo della popolazione italiana, composta da oltre 2.000 tra giocatori e non giocatori) su queste tematiche, partendo dalla conoscenza del concetto di gioco responsabile, degli strumenti di protezione disponibili.Ā La ricerca ha approfondito la conoscenza del Decreto Legislativo per il riordino dei giochi online (art. 15), le aspettative di implementazione e l’interessa da parte della collettivitĆ ad approfondire il tema e saperne di piĆ¹.
I risultati rappresentano un primo passo per indicare come sia possibile, lavorando insieme agli altri operatori, alle istituzioni e agli altri attori del settore, colmare i gap oggi esistenti e porre il Gioco Responsabile al centro dei cambiamenti del settore.
La partecipazione di FAIR allāevento EASG, la conferenza piĆ¹ grande d’Europa, rappresenta il battesimo internazionale della Fondazione e ribadisce il suo impegno nel creare cultura e consapevolezza sul Gioco Responsabile, oltre a promuovere un dialogo costruttivo con istituzioni pubbliche, operatori del settore, e attori sociali riguardo all’ascolto, alla ricerca e all’innovazione nel campo del Gioco Responsabile.
Highlights dei risultati presentati:
- emerge unaĀ distanza culturale molto forte tra giocatori e non giocatori sul Gioco Responsabile: un 70% dei giocatori conoscono il concetto, ne hanno sentito parlare e lo associano ad un gioco controllato, ragionato, protetto. Il 54% di loro ĆØ interessato a saperne molto-abbastanza di piĆ¹.
- I non giocatori, non conoscendo questo concetto di Gioco Responsabile lo considerano inutile, prevalentemente un’operazione di marketing, di facciata, non sono interessati a saperne di piĆ¹, ad approfondirlo.
- Il giocatore, che gioca per divertimento, passatempo, brivido/adrenalina, ĆØ consapevole della propria responsabilitĆ nel suo modo di giocare al pari di quella del Legislatore, ma anche di una responsabilitĆ condivisa tra gli attori. Minore ĆØ la responsabilitĆ attribuita agli operatori (12%).
- La percezione ĆØ che in ogni caso si stia facendo ancora pocoĀ sul tema e le aspettative di intervento sono alte.Ā
- C’ĆØ un alto margine di intervento sugli strumenti di protezione, che i giocatori affermano di conoscere (ma in modo frammentato), e per questo liĀ utilizzano ancora poco.
- Poca ĆØ la conoscenza del decreto legislativo (art. 15), un 18% dei giocatori e un 4% dei non giocatori ne ha sentito parlare. La legge viene vista come potenzialmente efficace, se verrĆ attuata in maniera efficace e concreta.
Il field ĆØ stato fatto a luglio 2024.