L’Ufficio ADI di ADM ha ricevuto una richiesta di chiarimento relativa alla esatta individuazione delle categorie di appartenenza degli apparecchi da gioco di cui al comma 7 dell’art. 110 TULPS denominati rispettivamente “carambola” e “biliardo”, nell’ambito di applicazione del decreto direttoriale del 7 agosto 2003, con il quale, com’è noto, sono stati classificati gli apparecchi meccanici o elettromeccanici, in relazione alle loro caratteristiche, e ne è stata individuata la base imponibile forfetaria annua per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti, stimata sulla base della loro potenziale redditività.
Al fine di garantire l’uniformità nell’attività di controllo svolta sul territorio dagli Uffici dei
Monopoli competenti, l’Agenzia specifica quanto segue.
“L’individuazione delle sopra citate categorie ai fini fiscali nasce dall’esigenza di differenziare apparecchi che fanno conseguire ricavi più elevati rispetto ad altri con redditività minore, al fine di individuare un imponibile forfetario congruo rispetto all’effettiva redditività dell’apparecchio
stesso.
È in questa ottica che, nello specifico, vanno inquadrati nella categoria fiscale AM3 gli apparecchi definiti “carambole”, aventi le seguenti caratteristiche:
“apparecchio di tipo meccanico, attivato esclusivamente a moneta o a gettone; le biglie da gioco sono rese disponibili
attraverso un distributore presente all’interno dello stesso apparecchio, dopo l’introduzione di una moneta o gettone.
Il campo di gioco, provvisto di buche, ha una misura di circa cm. 220 X 110 e comunque non supera mai i cm.
250 di lunghezza, le biglie hanno un diametro di circa cm. 57”
.
Gli apparecchi denominati “biliardi” sono, invece, inquadrati nella categoria fiscale AM1 in quanto, diversamente dalle carambole, hanno dimensioni più ampie, vengono affittati a tempo o a scopo, sono destinati ad una clientela più specializzata ed hanno quindi una redditività più
elevata rispetto alle carambole.”