La FIGC ha pubblicato sul sito il Rapporto di Attività 2023, che costituisce un processo di reporting annuale nato nel 2015 finalizzato a rafforzare la dimensione della trasparenza e a rendicontare le attività svolte dalla Federazione, a beneficio di tutti gli stakeholder interni ed esterni alla FIGC.
Il Report si sviluppa attraverso la redazione di specifici Rapporti di Attività da parte delle diverse ‘aree di funzione’ della Federazione, e si inserisce in un più generale programma orientato al raggiungimento dell’obiettivo di good governance, al fine di costruire un dialogo interno costante tra Aree e Funzioni.
In particolare, per quanto riguarda il comparto delle scommesse sportive, “nel 2023 le 10 partite della Nazionale A maschile hanno prodotto una raccolta media per evento pari a quasi 5,7 milioni di euro (con un gettito erariale di quasi 0,2 milioni), in confronto ad esempio agli 0,8 milioni di raccolta prodotti dalla Nazionale di basket e agli 0,4 di quella di pallavolo”.
“Nel corso dell’anno – prosegue il rapporto -, la FIGC ha anche proseguito il suo impegno per la tutela dell’integrità delle competizioni. Le attività portate avanti dalla Federazione in sinergia con la società leader a livello mondiale nel contrasto al match-fixing Sportradar hanno riguardato l’organizzazione di incontri formativi sul tema delle scommesse sportive e del contrasto al match-fixing. Gli incontri, che rientrano nel progetto “I play BETter”, promosso nell’ambito delle iniziative HatTrick finanziate con il contributo della UEFA, hanno visto coinvolte, nel 2023, le 4 Rappresentative Nazionali maschili e femminili U17 e U19, la Nazionale U21, la Nazionale A femminile, l’intero organico dei Direttori di Gara della CAN C e le squadre Primavera dei club partecipanti al Campionato di Serie A femminile, per un totale di 13 incontri. L’obiettivo dei percorsi di formazione e sensibilizzazione sviluppati dalla FIGC è quello di mantenere alta la conoscenza delle regole e delle azioni di prevenzione e contrasto ai rischi connessi alla manipolazione delle gare e alle scommesse sportive. I raduni e gli stage delle Nazionali sono stati individuati come momenti di confronto e formazione per i calciatori, le calciatrici e gli staff, con l’obiettivo di favorire una consapevolezza diffusa sul tema. L’obiettivo, tuttavia, è quello di coinvolgere tutti i target del mondo calcistico, con la previsione, a medio termine, dell’organizzazione di incontri per tutti i calciatori delle Rappresentative Nazionali, gli Staff tecnici, gli Arbitri e i Dirigenti. Oltre all’attività di formazione, la collaborazione in essere tra la FIGC e Sportradar ha portato anche ad un costante monitoraggio dei principali trend del settore, valorizzato in vari report portati all’attenzione di tutti i principali stakeholder. L’attività ha previsto la reportistica periodica in materia di Integrity, volta principalmente a favorire lo studio del fenomeno e la valutazione di eventuali strategie interne. Tra i diversi contenuti si segnalano: analisi del betting a livello nazionale e internazionale; volume del gioco e valore del sistema calcistico italiano; legislazione e giurisprudenza; casi registrati in Europa e nel mondo. La reportistica viene incrociata con le informazioni fornite dai Monopoli di Stato (ADM) per le eventuali segnalazioni, in caso di flussi anomali sulle scommesse sportive, alla Procura federale, competente per le indagini relative alla Giustizia Sportiva, nonché all’Unità Informativa sulle Scommesse Sportive (UISS), di cui la Federazione è componente”.
“Nel mese di aprile – evidenzia ancora il rapporto -, è proseguito il cammino di avvicinamento della Nazionale Under 17 verso la fase finale dell’Europeo di categoria, con la convocazione di 22 calciatori, tutti classe 2006 ad eccezione di Mattia Liberali (Milan) e Giorgio Vezzosi (Sassuolo), entrambi 2007, per una “tre giorni” di raduno svoltosi presso il Villaggio Azzurro di Novarello. A maggio, a poco meno di 2 settimane di distanza dal raduno di Novarello, la Nazionale Under 17 è tornata a radunarsi; sono stati 27 i convocati, che hanno svolto un periodo di preparazione presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Gli Azzurrini hanno anche affrontato in amichevole i pari categoria del Parma, e al termine del match è stata ufficializzata la lista dei 20 convocati per la fase finale dell’Europeo, in programma in Ungheria. Nel primo match della competizione, la Nazionale ha perso per 2 a 1 contro la Spagna, mentre nella seconda partita è stata ottenuta una nuova sconfitta per 2 a 0 contro la Serbia; la vittoria per 3 a 0 contro la Slovenia non è stata poi sufficiente per la qualificazione ai quarti di finale della competizione. Nel corso della permanenza in Ungheria, gli Azzurrini hanno anche partecipato all’Integrity Education session, organizzata dalla UEFA per sensibilizzare gli atleti sui pericoli del doping e del calcioscommesse, mentre considerando il profilo mediatico della competizione, tutte le partite degli Azzurrini sono state trasmesse in diretta su RaiSport e in streaming su UEFA.tv. (…) Nell’ambito delle attività promosse dalla FIGC in collaborazione con Sportradar, i calciatori della Nazionale Under 17 hanno anche seguito un workshop di formazione sugli aspetti legati all’integrità delle competizioni e del contrasto al match fixing. Ad illustrare ai ragazzi le attività illecite che possono verificarsi nell’ambito sportivo, compreso un argomento di stretta attualità come la violazione delle regole in materia di scommesse, sono stati l’avvocato Marcello Presilla, responsabile Integrity per l’Italia di Sportradar AG e l’Integrity Officer della Federazione Filippo Laurenti. Nelle settimane precedenti gli incontri avevano visto protagoniste le giovani calciatrici delle Nazionali Under 19 e Under 17 Femminili e i calciatori dell’Under 19 maschile, le altre 3 squadre azzurre impegnate nella prima fase di qualificazione dei rispettivi Campionati Europei di categoria”.