“10 anni di lavoro, sacrifici e passione, un investimento senza pari nel settore in Italia, un percorso a volte tortuoso e a volte avversato da quell’indomita sacca reazionaria che resiste ai cambiamenti tanto da opporsi addirittura alle innovazioni più virtuose. Da ieri la Snai San Siro Horse Arena è finalmente una realtà”. Così Fabio Schiavolin, CEO di Snaitech annuncia la realizzazione di un importante progetto.
“L’occasione è stata un evento memorabile dal titolo inequivocabile: “Luci a San Siro”, abbastanza chiaro sia nell’intento (la riaccensione delle luci del Trotto dopo alcune decadi) che nella scelta dell’ospite “a sorpresa”.
Ed è così che nessuno si è astenuto dal commuoversi e versare qualche lacrima ascoltando prima il racconto appassionato della sua giovinezza all’ippodromo e poi l’elegante performance del mitico prof, Roberto Vecchioni, che per quasi un’ora ha ipnotizzato gli occhi e i cuori di migliaia di persone assiepate sotto il Cavallo di Leonardo e dentro la nuova Tribuna del Trotto (ex popolare), ristrutturata e restituita all’originario splendore dopo oltre 20 anni di inagibilità.
Ognuno aveva il suo buon motivo per commuoversi: noi, famiglia Snaitech, nel ripercorrere in pochi minuti questi 10 anni di lavoro, sacrifici, battaglie, incazzature e grandi sforzi che alla fine ci hanno resi ancora più forti e motivati e migliori di prima, gli altri, più di 10.000, perché quelle parole, quelle note e quello scenario avrebbero fatto traballare anche il più apatico degli astanti.
Abbiamo dunque acceso le luci non solo sulla nuova pista del trotto, costruita all’interno della storica pista del galoppo, spettacolare e veloce a detta di tutti i driver da Alessandro Gocciadoro in avanti, ma anche su una Tribuna che in cent’anni è passata dall’essere il settore destinato ai meno abbienti all’assoluta regina del trotto ed infine sulla GAMI, la straordinaria galleria archivio che racconta un secolo di sport, costume e società attraverso immagini, reperti e cimeli raccolti e catalogati.
E non abbiamo intenzione di fermarci perché, come ho detto a Roberto Vecchioni, non potremo “ridargli indietro la sua Seicento, i suoi vent’anni o la ragazza che tu sai” ma faremo di tutto perché le luci rimangano sempre accese a illuminare tanti eventi, sportivi e non, nel solco di quella contaminazione di cui condividiamo la visione con il MASAF come ricordato ieri sera anche nelle parole del DG Remo Chiodi.”
“Questa è stata la strada per il rinascimento di questo meraviglioso impianto e crediamo lo debba essere anche per il rilancio dell’ippica.
Il cantante, ma soprattutto l’uomo, come tutte le persone positive e aperte verso il futuro, ci ha confortato in questo percorso coraggioso che vuole essere il segno tangibile degli ultimi 10 anni ma soprattutto un pensiero di speranza per il futuro”, conclude Schiavolin. (foto : Davide Canella)