“La ricerca ha dovuto approfondire tutto il settore della regolamentazione dell’auto-esclusione, se pure con aspetti incentrati sul gioco fisico, ponendo a centro il ruolo del giocatore, analizzando soluzioni applicate al giocatore e modificare i passaggi di gioco del giocatore e andare a collegare le possibili strutture e tecnologie che potrebbero essere utilizzate per intercettarlo. Abbiamo elaborato anche uno studio sulla comunicazione, sulle informazioni collegate all’auto-esclusione.
Questo per far capire come ancora una volta la nostra università, l’Università di Tor Vergata, intende realizzare le ricerche in maniera trasversale. E’ chiaro che la base comune è la tutela della salute, ma il carattere dello studio è trasversale, infatti hanno partecipato diversi parti a cominciare da diverse dell’università, i dipartimenti, le professionalità, le parti interessate nell’ambito del settore, come partner. La difficoltà sta proprio in questo, nel trovare un denominatore comune tra anime molto diverse”.
Così ha dichiarato Cristiano Iurilli, Responsabile Area legale “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore consumatore”, nell’Aula consiliare “Giorgio Fregosi”, Palazzo Valentini a Roma, nel corso della Presentazione della ricerca sul Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.) – II fase per il settore del gioco pubblico in Italia – L’autoesclusione nel gioco fisico, curata dal Dipartimento di Scienze Cliniche e Medicina Traslazionale. Si tratta della seconda parte di un lavoro avviato nel 2023.