“Serve urgentemente rivedere le regole del gioco in presenza. Non lo diciamo noi attraverso le esigenze manifestate, ma lo ha espresso in modo netto anche il legislatore quando sostiene che nella cornice del riordino ci dovranno essere i principi che andranno ad informare e tutelare i fruitori. Peraltro, c’è un inciso che parla di armonizzare le percentuali di agio e di compenso ai gestori e agli esercenti, nonché le percentuali di vincita destinate ai giocatori”.
Così il Dott. Marco Piatti – Amministratore Prisma ed esperto analista del Settore giochi – nel corso del convegno “Proiettare gli ADI nel futuro: Sostenibilità, innovazione e fiscalità”, organizzato dalla Sezione Concessionari ADI di AS.TRO Confindustria SIT di cui fanno parte Cirsa, Codere Network, Netwin e NTS.
“Fermo resta che gli apparecchi sono un prodotto di punta del portafoglio che perde quote di mercato, il legislatore e il regolatore cercano di comprenderne quali sono le ragioni.
Le ragioni sostanzialmente riguardano il fatto che il prodotto si contraddistingue oggi per un invecchiamento sia tecnologico che di offerta e questo invecchiamento tecnologico è anche conseguenza di un’instabilità normativa che non ha favorito gli investimenti in una prospettiva di sviluppo industriale.
Poi hanno svolto un ruolo anche le misure delle leggi regionali, delle ordinanze comunali di contenimento di gioco a contrasto del fenomeno del gioco d’azzardo patologico.
Questo è avvenuto anche perché la slot (AWP e VLT) era il prodotto più diffuso sul territorio e necessariamente anche il prodotto su cui è stato maggiormente inciso.
Qui si apre un tema sull’attivazione della riserva di Stato …
Quindi il riordino, dopo aver compreso le ragioni: si rinnova il prodotto, si rivede la strategia di prezzo e si tende anche a modificare la percezione del prodotto.
Ed ecco le banali azioni per la gestione di un prodotto in sofferenza.
La legge delega potrebbe effettivamente condurre ad una ipotesi di revisione della base imponibile con l’individuazione di un range di variazione del pay-out che potrebbe consentire una variazione del prodotto grazie al fatto che i concessionari del gioco in presenza, sulla leva del prezzo, possano trovare margini per rendere più attrattivo il gioco.
Questo anche per garantire condizioni di competitività simili a quegli affidamenti a concessionari per l’esercizio del gioco da remoto”.