Il Tribunale Amministrativo della Campania, con decreto del 3 giugno scorso, ha ha accolto il ricorso del gestore di una sala scommesse contro dell’ordinanza di sospensione attività commerciale emessa dal Comune di Pontecagnano Faiano.
Il giudice ha ritenuto sussistere “un caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della prossima camera di consiglio utile, alla stregua delle seguenti deduzioni contenute nel ricorso l’attività commerciale rappresenta l’unica fonte di reddito per il socio e la chiusura disposta dalla P.A. espone la società al rischio di non poter provvedere al pagamento degli scoperti maturati, in qualità di incaricato alla raccolta di scommesse per conto del concessionario“.
Il Tar ha accolto l’istanza di misure cautelari monocratiche, sospeso il provvedimento e fissato la camera di consiglio al 25 giugno 2024.