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“Costruiamo insieme le regole del gioco legale”, Ciaramella (relatrice legge Campania): “Tutti siamo convintamente contro l’illegalità e la malattia” (VIDEO)

“La politica è fondamentale, è l’esercizio di una responsabilità e di una funzione che non si esaurisce con il mandato. Questo è il motivo per cui sono qui e per il quale dal primo momento in cui ho aderito alla politica attiva ho continuato il mio impegno politico. La nostra è una legge di tutti. Mi sono assunta la responsabilità di ascoltare le associazioni contro il gioco d’azzardo, gli operatori istituzionali e quelli del gioco, sono stati ascoltati tutti, e nessuno è stato privilegiato, se non nell’interesse legittimo e sostenibile. E’ necessario per un’istituzione come la Regione contemperare tre fondamentali obiettivi: assicurare la salute, il benessere e la crescita economica del proprio territorio”.

Lo ha detto Antonella Ciaramella (in foto), già consigliere regionale in Campania e relatrice della legge regionale del 2 marzo 2020 n.2, intervenendo a Napoli al convegno “Costruiamo insieme le regole del gioco legale – Gioco fisico modello Campania”, organizzato dall’Associazione Gestori Scommesse Italia (Agsi) in collaborazione con la Confederazione Noleggiatori Italiani (Cni).

“Quanto mai questo appuntamento è importante e necessario – ha aggiunto Ciaramella -, ci troviamo infatti in un momento molto importante per fare un passo avanti. Tutti siamo convintamente contro l’illegalità e la malattia. Il nemico non è solo il gioco d’azzardo patologico, ma la solitudine delle persone. Il distanziometro? Non sono i 250 o i 500 metri, il punto è che non possiamo relegare a quartieri o luoghi nascosti proprio quelle che possono essere le attività a maggiore rischio. Bisogna stare al fianco dei comuni per riqualificare, anche dal punto di vista del decoro urbano, le città. Serve omogeneità nazionale, dobbiamo fare in modo che l’intera Italia somigli di più alla nostra esperienza. Bisogna infine regolare il gioco online, perchè la concorrenza sleale è sulla rete, dove si annida il rischio di una perdita di gettito fiscale e posti di lavoro. Questo è il momento di intervenire e il tema va affrontato in Europa”.

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