“Ci troviamo di fronte a un fenomeno enorme e dilagante. Grazie al gioco online c’è una diffusione sempre più marcata, perchè questo rompe le barriere. Dal gioco d’azzardo derivano implicazioni notevoli sul piano dell’ordine e della sicurezza, sulla salute pubblica e sulle condizioni di benessere personale e familiare, sulla cybersicurezza. Oggi il tema della legalità è centrale, questo perchè il gioco legale, soprattutto quello online, si presta in vario modo al riciclagigo del denaro sporco. Pensiamo anche al livello di infiltrazione che c’è nel gioco fisico. Quando si è di fronte a un problema così grande la cosa principale è la trasparenza, che purtroppo manca. Da noi c’è il divieto della diffusione dei dati analitici, che quest’anno ADM ha esteso anche ad altre forme di gioco con l’idea che bisogna tutelare gli interessi economici del settore. Noi, invece, riteniamo che vadano tutelati gli interessi dei cittadini. I dati criptati, inoltre, vengono resi noti con notevole ritardo. Noi chiedevamo già dall’anno scorso una nuova legge quadro, che però pare stia andando nella direzione opposta ai principi che ci ispiravano, cioè regolare, limitare e controllare il settore. Il coinvolgimento degli enti locali può servire, ma precisandone le competenze e le funzioni e non certo per immaginare che vi sia una compartecipazione al gettito tributario perchè così si compensano i tagli che da poco Giorgetti ha deciso rispetto alle finanze disponibili. Se ci deve essere una compartecipazione al gettito questa deve essere vincolata alla realizzazione di opere sociali ed educative. Pensiamo servano stringenti limiti alla pubblicità, ma pare che il Governo stia andando nella direzione contraria. Il gioco buono non esiste, il gioco buono è solo quello che non scommette. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per porre limiti alla durata del gioco del singolo giocatore, per limitare il denaro che può essere speso, per limitare i montepremi. Vanno poi rafforzati gli apparati di controllo, perchè le forze che vi sono dedicate sono poche, mentre serve un’attività costante di monitoraggio e pronto intervento. Inoltre è molto importante ragionare in termini di partecipazione dei soggetti sociali, in quest’ottica vanno sicuramente rafforzati i poteri e le funzioni dell’Osservatorio sul gioco d’azzardo patologico”.

Lo ha detto Michele Carrus (in foto), presidente nazionale Federconsumatori, intervenendo a Roma alla presentazione della seconda edizione de “Il libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani”. Il rapporto, a firma di Federconsumatori e CGIL nazionali, è curato da Federconsumatori Modena, in collaborazione con la Fondazione Isscon.