Il presidente Emmanuele Cangianelli: “Orgogliosi di aver contribuito attivamente al lavoro dell’Osservatorio, serve ripensare i modelli di prevenzione. Bene il riconoscimento del nostro ruolo da parte del Governatore Vincenzo De Luca”
I dati economici sul comparto del gioco legale in Campania, un quadro preciso dei giocatori a rischio e di quelli già assistiti dai servizi socio-sanitari in regione, il tema del gioco minorile e delle iniziative illegali, una campagna di comunicazione sociale volta a sensibilizzare la popolazione sul tema e, soprattutto, le attività in campo per contrastare e prevenire il disturbo da gioco d’azzardo, anche grazie al fondamentale coinvolgimento degli esercenti presenti sul territorio. Questi i punti principali trattati oggi durante la presentazione del rapporto redatto a un anno dalla sua istituzione dall’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo, previsto dall’art.5 della Legge Regionale N.2/2020, in occasione della “Giornata regionale dedicata dalla alla sensibilizzazione e alla consapevolezza sui rischi e i danni correlati al fenomeno del gioco d’azzardo”.
Nello specifico, gli esercenti, così come tutti i dipendenti al lavoro nelle sale, svolgono un ruolo decisivo per individuare e riconoscere eventuali comportamenti anomali di soggetti a rischio, da indirizzare verso corretti percorsi di recupero. Ecco perché diventa fondamentale una specifica formazione, a cui l’Osservatorio Regionale contribuisce offrendo il supporto tecnico-scientifico per la realizzazione delle linee guida da seguire. Al centro del percorso, dunque, il potenziamento delle già spiccate capacità relazionali di chi quotidianamente gestisce il rapporto con i consumatori.
“La consapevolezza di aver contribuito attivamente a questo primo anno di lavoro dell’Osservatorio regionale campano sul DGA ci inorgoglisce: il fatto che lo stesso Governatore De Luca abbia riconosciuto e sottolineato, durante il suo intervento, il ruolo centrale degli operatori è che la conferma di quanto la nostra associazione afferma da tempo – dichiara Emmanuele Cangianelli (in foto), presidente di Egp-Fipe, organizzazione nazionale di categoria della Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Confcommercio-Imprese per l’Italia –. Per il contrasto e la prevenzione di questo tipo di dipendenza non si può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli operatori attivi sul territorio con piena responsabilità e nel rispetto delle regole. L’auspicio è che questa sinergia tra istituzioni locali, operatori sanitari, aziende e lavoratori possa diventare un format da replicare su scala nazionale. Il nostro sforzo, come associazione di categoria, va in questa direzione. Le attività in campo a tutela dei consumatori vanno radicalmente ripensate per sostituire strumenti ormai riconosciuti come inefficaci, penso a distanziometri e limitazioni orarie, con un nuovo modo di intendere la prevenzione che metta al centro gli operatori come presidio di legalità e sicurezza. In questo senso un organo che abbia un approccio multidisciplinare, come l’Osservatorio campano, potrà continuare a ottenere grandi risultati anche in termini di comunicazione sociale e sensibilizzazione sul tema”.