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Fisco. Torna il redditometro, nel mirino la spesa degli italiani per giochi e scommesse online

Il mirino del fisco torna ad indagare sulle spese degli italiani. Anche quelle per giochi e scommesse. A partire da oggi sarà possibile utilizzare il redditometro, uno strumento a cui ricorre il fisco per risalire al reddito presunto dei contribuenti-persone fisiche. Era stato sospeso nel 2018 e il decreto che lo riattiva a partire dai redditi 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e firmato dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo.

Una tabella allegata al Decreto individua le informazioni utilizzabili per determinare gli elementi indicativi di capacità contributiva presenti negli archivi in possesso dell’amministrazione finanziaria. La medesima tabella indica, inoltre, alcune categorie di beni e servizi detenuti, a qualsiasi titolo, dal contribuente, per i quali non si dispone dell’ammontare della spesa di mantenimento effettivamente sostenuta, che viene, pertanto, determinata applicando una spesa minima presunta rappresentativa del valore d’uso del bene o del servizio considerato. Le spese, distinte per gruppi e categorie di consumi del nucleo familiare di appartenenza del contribuente, sono desunte dall’in-
dagine annuale sulle spese delle famiglie compresa nel Programma statistico nazionale.

Esattamente come nella precedente versione del redditometro il fisco potrà analizzare anche le spese per il gioco online, risultanti da dati presenti nel Sistema informativo dell’Anagrafe tributaria (Sogei) o comunque nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria.

Leggi il DECRETO

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