“Ho sempre apprezzato la capacità dell’autore di favorire la discussione tra esperti diversi per formazione e sensibilità, riuniti con l’obiettivo di aiutare il legislatore e l’amministrazione a elaborare nuovi paradigmi per la crescita economica e la tutela della persona. Sono questi due i capisaldi che dovrebbero ispirare l’emanazione di norme in materia di giochi, in cui si parla troppo spesso delle forti connotazioni ideologiche. Quello del gioco non è solo un importante asset del nostro sistema produttivo, ma anche un elemento non trascurabile della vita sociale dei cittadini. Come in altri campi anche per i giochi si tende a pensare che più regole significhino regole migliori, ma evidentemente non è così. Quando regna il caos nulla è protetto. Gli approcci ideologici non possono funzionare. E’ bene che siano i tecnici, come l’autore del libro, a prospettare le soluzioni più ragionevoli ed è altrettanto opportuno che la politica non si sottragga dall’assumere decisioni chiare, magari coraggiose e agevolmente interpretabili. Tutti hanno bene in mente l’importanza che le imprese concessionarie della filiera produttiva vengano gestite in maniera sana e prudente. I tempi sono maturi affinchè tutte le figure presenti nel settore dei giochi collaborino attivamente alla creazione di un nuovo paradigma 11 anni dopo le ultime modifiche strutturali”.
Lo ha detto Marco Osnato (in foto), deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Finanze della Camera, nel messaggio inviato alla presentazione del libro dell’avvocato Geronimo Cardia “Il gioco pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali”, in corso presso la sala Caduti di Nassirya del Senato.