Veneto. Progetto di legge su ubicazione sale giochi e pubblicitĂ 

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(Jamma) In Veneto la spesa pro-capite per il gioco d’azzardo è cresciuta, dall’inizio della crisi nel 2008, del 43,5%, con ben 1.072 euro pro capite (erano 747 nel 2008). Le persone con problemi di dipendenza sono circa 15.000; il 61% dei giovanissimi tra i 15 e i 20 anni partecipa con frequenza a giochi che prevedono vincite in denaro.

Da questi numeri parte il progetto di legge presentato dal consigliere leghista Cristiano Corazzari e dal vicecapogruppo Paolo Tosato, sottoscritto da tutto il Carroccio, per fissare norme per il contrasto, la prevenzione, il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo patologico (GAP) e delle problematiche correlate.
“E’ necessario – spiegano Corazzari e Tosato – che gli Enti locali affrontino una patologia che compromette, disgrega e danneggia le aspirazioni familiari, personali, sociali ed economiche. A livello statale, da una parte il DL 158/2012 ha inserito il gioco d’azzardo nei LEA (livelli minimi di assistenza), permettendo le cure sanitarie gratuite alle vittime di dipendenza, dall’altra ha liberalizzato l’accesso alle sale e la promozione pubblicitaria. Se per quanto riguarda l’ubicazione delle sale gioco, la potestà spetta al sindaco. Le Regioni invece possono disciplinare la distanza da luoghi sensibili e promuovere iniziative di prevenzione oltre ad interventi di natura sanitaria. Ed è in questo contesto che si colloca la nostra proposta di legge”.
Il testo prevede che la Regione istituisca in ogni Ulss una Unità operativa per le dipendenze da GAP, per garantire ai soggetti con abuso e dipendenza programmi terapeutici individuali. A livello regionale si attiverà un Osservatorio sui disturbi connessi, programmando campagne di informazione con scuole, terzo settore ed Enti locali. L’Osservatorio avrà il compito di valicare protocolli diagnostici e trattamentali ai fini della prevenzione e contrasto delle dipendenze. In collaborazione con le Associazioni, inoltre, la Regione attuerà gruppi di mutuo aiuto, aprendo anche un numero verde per il primo ascolto e l’assistenza. Il progetto di legge va a normare l’ubicazione delle sale da gioco autorizzate dai Comuni, vietando tra l’altro l’attività pubblicitaria sull’apertura o l’esercizio delle stesse. “Purtroppo le competenze regionali non consentono misure più drastiche per limitare questo grave fenomeno – conclude Corazzari -. Pertanto vedo con favore anche quelle iniziative referendarie che la Lega sta portando avanti per abrogare le leggi nazionali che permettono il dilagare del gioco d’azzardo, in particolare quella presentata dai consiglieri comunali di Bologna cui ho aderito e che punta a far sparire dalla circolazione videopoker e videolottery”.

Sabrina Cima