Il settore contribuisce al 16% dell’intera economia aziendale, mentre nella maggior parte degli altri Paesi dell’UE è inferiore all’1%
I dati recentemente pubblicati evidenziano la forte dipendenza di Malta dall’industria del gioco d’azzardo, che rappresenta un sesto dell’intera economia aziendale e quasi tutta la produzione del settore artistico, dell’intrattenimento e del tempo libero. Eurostat, il braccio statistico dell’UE, ha dichiarato che mentre nella maggior parte dei Paesi europei il settore del gioco d’azzardo rappresenta meno dell’1% dell’intera economia aziendale, a Malta rappresenta un incredibile 16%, ovvero circa un sesto. Questo dato è dovuto alla “quota eccezionalmente alta” dei contributi all’economia aziendale da parte delle attività artistiche, di intrattenimento e ricreative, che comprendono le società di gioco d’azzardo. Le attività artistiche, di intrattenimento e ricreative a Malta hanno contribuito in proporzione alla quota di gran lunga maggiore dell’economia aziendale nazionale (16,9%) rispetto agli altri Paesi dell’UE e più di quattro volte la seconda posizione della Slovacchia (3,7%).
Inoltre, i Paesi in questione impiegano la percentuale più alta di lavoratori (5,3%) rispetto a qualsiasi altro Paese dell’UE, raddoppiando i livelli registrati in Danimarca (2,6%), al secondo posto. Ma c’è un problema: Le attività “artistiche, di intrattenimento e ricreative” – che evocano immagini di teatri, festival musicali ed eventi sportivi – comprendono anche le imprese di gioco d’azzardo, che a Malta hanno rappresentato l’incredibile 98% di tutti i contributi del settore. Secondo i dati Eurostat, nel 2021 le quasi 2.000 attività artistiche, di intrattenimento e ricreative di Malta hanno aggiunto 1,9 miliardi di euro all’economia del Paese.
Poiché le attività di gioco d’azzardo rappresenterebbero il 98% di questa cifra, tali imprese avrebbero contribuito per circa 1,86 miliardi di euro, il che suggerisce che il valore aggiunto dal resto del settore è stato di soli 40 milioni di euro. I dati Eurostat rivelano anche quanto il settore del gioco d’azzardo sia performante rispetto alle dimensioni della sua forza lavoro. Nel 2021, tutte le attività artistiche, di intrattenimento e ricreative insieme impiegavano circa 12.000 persone – il che significa che solo il 5,3% della forza lavoro dell’intera economia aziendale ha generato un sesto del valore dell’economia aziendale del Paese.
I contributi delle attività artistiche, di intrattenimento e ricreative sono stati espressi in valore aggiunto, che misura il valore finanziario di un settore una volta tolte le spese come i costi di produzione. Tali attività comprendono tutte quelle con un codice NACE – un codice dell’UE che classifica diversi tipi di attività economiche – che inizia con la lettera “R”, tra cui, ma non solo, le arti dello spettacolo, le biblioteche, i musei, il gioco d’azzardo, le attività sportive e i parchi a tema.