IGE 2024, ANACT: “Betting contribuisca alla tutela dei cavalli”

“Pochi giorni fa ho visto un film di fantascienza, uno di quei film apocalittici, ambientati in un futuro in cui l’uomo vive in un mondo altamente tecnologico e digitale, ma in un ambiente distrutto, desertificato e ostile. Se da una parte c’era l’esaltazione della tecnologia e dell’intelligenza artificiale dall’altra c’era la distruzione del nostro habitat in cui scarseggiava l’acqua, il cibo e le minime condizioni di vita, con la conseguente sicura estinzione dell’uomo. Questa dicotomia del mondo virtuale da quello reale mi ha fatto pensare al nostro amato mondo ippico.  Dalle scommesse tradizionali, per noi linfa vitale, si è passati in poco tempo alle scommesse on line o oggi alle scommesse virtuali. Il richiamo ad un film potrebbe sembrare strano, ma data la situazione penso invece che il paragone sia quanto mai calzante. Il mondo equino, con il suo patrimonio di 450.000 cavalli, per esistere necessita di spazi e di natura, che si traduce una fetta molto significativa del territorio Italiano. Un’area che tenuto conto della produzione di fieno, paglia, avena, orzo e paddock è stimata in almeno 6.000 km quadrati, cioè grande quasi quanto una regione italiana. Questo comporta la necessità di manodopera, essendo un lavoro non meccanizzabile, ed è un fondamentale e quanto mai necessario per contribuire alla tutela del territorio. La salvaguardia degli aspetti paesaggistici e naturali, gli spazi agricoli e verdi da conservare sono il presente in un mondo che si sta adoperando per trovare misure contro le conseguenze dei cambiamenti climatici in cui il dissesto idrogeologico del territorio ci costa risorse e purtroppo tragedie. Temi insomma fondamentali e determinanti per il nostro futuro. Non sono contrario alla modernità, non lo sono gli allevatori italiani, ma crediamo che nel giusto equilibrio di una filiera e di un’economia di settore sia imprescindibile che le scommesse virtuali contribuiscano con un piccolo prelievo alla salvaguardia dei cavalli, degli uomini che ci lavorano, della natura e del nostro futuro. Oggi più che mai sarebbe una grave responsabilità preferire le statistiche e i numeri del gioco senza dare la assoluta importanza all’impatto sociale e ambientale del mondo ippico. Significherebbe far vivere i nostri figli in una orrenda realtà invece di permettere loro che continuino a vivere felici guardando un film”.

Lo afferma il Presidente dell’Associazione nazionale allevatori cavalli trotto, Roberto Toniatti, a poche ore dall’inizio della tavola rotonda organizzata dall’Ige 2024 che vedrà confrontarsi i vertici del Ministero dell’Agricoltura, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, operatori del gioco e degli ippodromi.