Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, unità delle Fiamme Gialle specializzata nelle investigazioni tecnologiche, di concerto con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), nel quadro del consolidamento della sinergia tra le due Istituzioni, tra cui vige un importante Protocollo collaborativo, ha concluso un’ampia attività di monitoraggio della rete finalizzata all’individuazione di risorse web dedite al commercio illecito di prodotti da fumo, assimilati e relativi accessori. L’intesa, volta a rafforzare il reciproco coordinamento, la cooperazione e lo scambio di flussi informativi, ha favorito l’individuazione, nel corso del 2023 e nell’inizio del 2024, di numerosi siti e risorse web che proponevano illecitamente l’acquisto di tabacco, sigari, sigarette, e-cigs e liquidi da inalazione, nonché cartine e filtri funzionali ad arrotolare le sigarette.
In Italia, infatti, vige il divieto di vendita online di tali prodotti, che possono essere commercializzati solo per il tramite dei patentini e delle rivendite autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
Ciò, proprio per assicurare il rispetto degli standard di tutela della salute e sicurezza dei consumatori, considerato che la distribuzione, attraverso canali non ufficiali, presenta molti rischi per gli acquirenti.
Le investigazioni sul Web, integrate attraverso consolidate metodologie di ricerca e aggregazione delle informazioni accessibili sulla rete, sono state successivamente sottoposte a processi di analisi e filtraggio dei dati reperiti, consentendo di individuare con precisione le risorse online dedite alla vendita illegale degli articoli in questione.
All’esito dei monitoraggi, il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche ha richiesto all’ADM, titolare dello specifico potere di “oscuramento” dei siti web che operano illecitamente nel settore dei tabacchi, l’emissione dell’appositi provvedimenti di inibizione.
Nell’ambito dell’operazione, sono state oscurate un totale di 295 risorse web: non solo siti internet, soprattutto esteri, ma anche decine di annunci commerciali talvolta pubblicizzati per il tramite dei principali social media.
Parallelamente all’esecuzione dei provvedimenti di oscuramento, gli investigatori hanno proceduto all’identificazione dei responsabili delle condotte illecite, per cui sono scattate pesanti sanzioni, fino a diecimila euro, come previsto dal D.Lgs. n. 6/2016, contestate dai Reparti territoriali del Corpo, all’uopo attivati. Conseguentemente, sono stati sequestrati oltre 9.000 prodotti da fumo, tra cui oltre 500 sigarette elettroniche prive di etichettatura italiana e marchio CE, quindi potenzialmente pericolose per i consumatori, oltre a liquidi scaduti o con valori di nicotina ben oltre il consentito.
L’attività svolta, supportata anche da un apposito Protocollo d’intesa tra Guardia di Finanza e Federazione Italiana Tabaccai, costituisce un importante risultato e testimonia l’efficacia della sinergia tra le Istituzioni.