“All’esito dell’esame del delegato sul gioco on line, la Commissione finanze della Camera ha espresso l’indicazione che fosse prontamente bandita la gara per l’affidamento della raccolta automatizzata del gioco del lotto e gli altri giochi numerici a quota fissa con base d’asta fissata a 1 miliardo di euro. Sulla base degli approfondimenti e delle stime svolte, si ritiene che tale base d’asta possa ritenersi congrua in quanto, in considerazione dell’aggio fissato al 6% per il concessionario, la gestione della concessione darebbe luogo al conseguimento di utili significativi rendendo proficua la gestione. Si potrebbero addirittura generare dei significativi rialzi nelle offerte presentate. Nella tabella che segue è rappresentata la ripartizione, sui nove anni di durata della concessione, dei presumibili costi di gestione e di investimento che il concessionario dovrebbe sostenere, considerando tra i costi sia l’una tantum, che gli ulteriori oneri aziendali operativi e d’investimento. In base alla raccolta attesa nel periodo e al corrispondente aggio del concessionario si determinerebbe una stima del compenso al concessionario, al netto dei costi sopra descritti, di circa 222 milioni l’anno. Tale compenso, ovviamente, decrescerebbe all’aumentare dell’offerta.
Infine, si ribadisce l’inopportunità di procedere alla gara del “gratta e vinci” in considerazione della scadenza al 30 settembre 2028 della concessione vigente. Procedere alla nuova gara quattro anni prima della scadenza comporterebbe un ingente anticipato impegno finanziario, per i relativi investimenti, per l’eventuale nuovo affidatario, ed avrebbe un comprensibile effetto di deresponsabilizzazione dell’attuale concessionario”.
E’ quanto si legge nella memoria rilasciata da ADM in seguito all’audizione del direttore generale, Roberto Alesse, sullo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.